La mamma di Zaniolo: “La Roma ha giocato sporco. L’estate scorsa poteva partire”

nicolo-zaniolo-jose-mourinho

Non si placa la diatriba fra Nicolò Zaniolo e la Roma, indice di una storia iniziata con tante aspettative e finita, forse, come peggio non si poteva. A parlare questa volta è stata la mamma del giocatore che ha voluto chiarire la posizione del figlio ora al Galatasaray. Non sono mancate le frecciatine e i riferimenti diretti alla Roma che, secondo l’entourage del giocatore, ha giocato scorrettamente con il futuro del giocatore.

nicolo-zaniolo

Le parole al veleno della mamma di Zaniolo sulla Roma

Intervistata dai microfoni de Il Corriere dello Sport, Francesca Costa ha voluto chiarire tutto ciò che è successo nel gennaio che ha portato suo figlio Nicolò a vestire la maglia giallorossa non più della Roma, ma del Galatasaray. Queste le sue parole.

Sull’ultimo periodi di Zaniolo nella Capitale: “Hanno raccontato che si è rifiutato di giocare per la Roma, che è un traditore, lo hanno preso per pazzo senza magari raccontare di quando ha giocato con le infiltrazioni per la spalla rotta. Non c’è stata correttezza nei suoi confronti da parte della società. Invece lui è stato male davvero: quando, a gennaio, non è stato convocato contro la Fiorentina era debole, tremava. Tutti i medici hanno riscontrato questa verità. Non so se fosse influenza o stress, ma mio figlio non stava bene”.

Sul meditato addio: “L’estate scorsa c’era la possibilità di partire, ne parliamo con la società che ci fa sapere una cosa: cinquanta o sessanta milioni, per loro, è il valore del ragazzo. Ma non arrivano offerte di quel tipo e lui resta, anche contento. Solo che si aspetta un rinnovo di contratto con cifre in linea con quella valutazione. Poi non è arrivato, mentre ad altri suoi compagni i contratti vengono fatti. Ma non è solo un problema di soldi. Nicolò, con il passare delle settimane, inizia a rendersi conto di non far più parte del progetto. La Roma gli comunica che a giugno lo vuole vendere, lui inizia a sentirsi messo da parte. E la luce si spenge“.