Tutti uniti in casa Lazio contro la decisione del Governo di non permettere alle squadre di calcio di allenarsi nei rispettivi centri sportivi: le ultime dichiarazioni arrivano da Francesco Acerbi. Il difensore biancoceleste è stato intervistato da Lazio Style Radio.
“Faccio molta fatica a capire la decisione”
“Sul discorso della ripresa del campionato non voglio entrare nel merito, attendiamo le decisioni che saranno prese. È giusto che venga valutato tutto e che ci siano tutte le cautele del caso. La cosa difficile da accettare è che dal 4 maggio potremo ricominciare a fare gli allenamenti individuali, ma non potremo farlo nei nostri centri sportivi. Saremo costretti ad andare a correre nei parchi, insieme a tanta altra gente, con livelli di sicurezza più bassi rispetto a quelli che ci sarebbero all’interno dei centri sportivi, dove le distanze sarebbero rispettate molto più facilmente. Siamo sbalorditi, vorremmo delle risposte. A Formello ci sono 6 campi, tanti spogliatoi. E lo stesso vale anche per i centri sportivi delle altre squadre. Ci si potrebbe allenare uno alla volta, in assoluta solitudine, senza neanche vedersi con gli altri compagni. Faccio molta fatica a capire il perché di questa decisione, così come se lo chiedono tanti miei colleghi di altre squadre che sto sentendo in questi giorni”.

“Qui nessuno pretende di voler a tutti i costi tornare a giocare. Lo faremo se ci saranno le condizioni e ci atterremo alle decisioni del Governo. Ma vorremmo almeno tornare a lavorare in maniera adeguata. Siamo professionisti che sono fermi da due mesi, vogliamo solo ricominciare ad allenarci individualmente in condizioni migliori di quelle che ci sarebbero andando a correre in un parco. Poi per il campionato si vedrà. È chiaro che a quanti in questo momento piangono la scomparsa dei propri cari non interessa nulla del calcio e del campionato, ma non dobbiamo dimenticare che il calcio è un’industria importantissima di questo Paese”.