Lazio, Inzaghi: “Sembrava impossibile la rimonta sulla Juventus. Mi piacerebbe rifarla ora”

Simone Inzaghi, Lazio-Cagliari 2017-2018

Simone Inzaghi racconta lo scudetto del 2000 vinto con la sua Lazio. Fu una rimonta incredibile sulla Juventus di Carlo Ancelotti che, nel marzo dello stesso anno, era al comando della classifica a +9 sui biancocelesti. L’attuale tecnico della squadra capitolina ha raccontato tutte le emozioni di quella stagione e della voglia di ripetersi non appena questo campionato riprenderà (se ricomincerà) alla Gazzetta dello Sport e al Corriere dello Sport.

Un’impresa che sembrava impossibile

“Sì, fu proprio così, una storia unica e incredibile. Sembrava un’impresa impossibile, invece…accadde e fu ancora più bello vincerlo così, al termine di una giornata infinita, con noi che eravamo nello spogliatoio in attesa del risultato di Perugia e la gente che era rimasta sugli spalti. All’inizio ci speravamo, senza però farci troppe illusioni”. 

Il marzo 2000

“Sì, a marzo eravamo a meno nove dalla Juve. Pensare in quel momento a una rimonta era quasi da pazzi. Poi però le cose sono cambiate. Siamo prima risaliti a meno sei punti e poi a meno tre con la vittoria al Delle Alpi nello scontro diretto con i bianconeri. Abbiamo cominciato a crederci, anche perché la Juve stava rallentando. Eravamo a meno tre, poi col pareggio di Firenze siamo nuovamente scivolati a meno cinque per tornare a due punti di distanza a due giornate dalla fine”. 

Il ricordo dei tifosi

“Beh, ebbe un significato straordinario. La Lazio ne aveva conquistato uno solo, quello con Maestrelli, ed erano passati ventiquattro anni. Rivincerlo dopo tanto tempo è stato qualcosa di straordinario. E infatti ancora oggi i tifosi lo ricordano con lo stesso entusiasmo di allora”.

Riviverlo ora

“Sarebbe qualcosa di meraviglioso, il punto più alto di un cammino iniziato quattro anni fa e che già ci ha portato a toglierci molte soddisfazioni. Sarei orgoglioso di portare questa squadra al vertice, ma già il solo lottare per certi traguardi è una cosa straordinaria”.

Sulla ripresa

“Scudetto da allenatore se si riparte? Quando si è fermato il campionato stavamo molto bene. Quando ripartirà, cercheremo di farci trovare pronti. E’ difficile ripartire, come fare un altro ritiro. E poi giocheremo una volta ogni tre giorni. Se il campionato non si fosse fermato, avremmo giocato una partita a settimana. Cambierà tutto. Sappiamo cosa dovremo affrontare e cercheremo di farci trovare pronti. Adesso ci stiamo allenando a gruppi ben distanti e definitivi, stiamo cercando di aumentare leggermente i carichi di lavoro per farci trovare pronti quando avremo il via libera per gli allenamenti di gruppo. Con le partite ravvicinate, bisognerà evitare gli infortuni e il recupero diventa più faticoso. Sarà dura, lo sappiamo. Un sogno ai laziali? Tutti lo sanno, ma non voglio dire niente, proprio come il 14 maggio del 2000 prima di scendere in campo”.