L’attaccante del Lille, Timothy Weah, figlio dell’ex attaccante e pallone d’oro del Milan George, ha rilasciato alcune dichiarazioni in un’intervista esclusiva a Sportweek. Il figlio d’arte ha parlato in modo particolare dei suoi modelli e idoli, delle sue ambizioni e dei suoi sogni futuri. Di seguito riportiamo le sue parole.

I modelli
“Il mio obiettivo è diventare uno dei più grandi attaccanti al mondo, come Romelu Lukaku, Edinson Cavani: voglio segnare tanto, fare assist, sfruttando la mia velocità. Ultimamente ho segnato meno, ma lavoro per migliorarmi.

Imparo ogni giorno, tappa per tappa. Posso giocare su tutto il fronte d’attacco, anche se ho una preferenza per un ruolo da punta, da trequartista, da esterno a sinistra, più che a destra, dove invece gioco più spesso in questo ultimo periodo. Ma il calcio moderno richiede polivalenza”.
Gli idoli

“Ronaldo è uno dei migliori giocatori della storia. Ma mi ispiro anche a Lionel Messi, Neymar, Cavani. Però il mio idolo assoluto rimane papà perché ha avuto una carriera fantastica. Me ne resi conto un giorno da bambino: facevamo shopping e fummo assediati dai tifosi che gli chiedevano foto e autografi. Allora mi spiegò tutto. Così poi andai a rivedermi le sue partite su YouTube, a leggermi gli articoli su di lui. In un certo senso riscoprirlo sotto quel punto di vista fu uno shock, ma positivo. E comunque per me rimane solo il mio papà”.
Sulla Serie A
“Quello italiano è un campionato appassionante, con molte squadre che possono lottare per lo Scudetto: Milan, Inter, Juve, Roma. Magari non è più al top come la Premier League ma la Serie A lo è stata a suo tempo, come quando c’era il grande Milan di mio padre. Il calcio è ciclico, però il campionato italiano rimane lo stesso centrale a livello mondiale. Si, mi piacerebbe giocarci un giorno”.
Sul Milan

“Naturalmente sono focalizzato sul Lille, ma è sempre stata una mia ambizione giocare un giorno in un grande campionato come la Serie A e in particolare in un grande club come il Milan, che in fondo fa un po’ parte della storia della mia famiglia”.
Su Maignan

“Con Mike parlo spesso di Milan. Mi dice che si trova benissimo con i tifosi e che la città è fantastica. Ma mi sento anche con Rafael Leao, Fikayo Tomori, tutti miei amici. Il Milan è una bella squadra. Di Serie A parlo anche con Weston McKennie che si sta godendo questo periodo alla Juve. Come con Moise Kean, un altro pazzerello, che incrocio sui campi da quando avevamo 13 anni”.