Romelu Lukaku e l’Inter sono lontani oggi, ma sempre vicini nel cuore. L’attaccante del Chelsea in un’intervista esclusiva a Sky Sport, ha speso parole al miele per i nerazzurri sottolineando la sua voglia di tornare presto sotto al Duomo.

Un amore chiamato Inter
Due gol in due partite hanno fatto tornare Lukaku al centro del Chelsea. Tuttavia, i rapporti con Tuchel non sembrerebbero idilliaci con il tecnico tedesco che più volte ha preferito giocare con un tridente leggero senza l’ex Inter. Proprio ai nerazzurri il classe 1993 ha rivolto un messaggio d’amore ai microfoni di Sky Sport: “Penso che tutto quel che è successo sarebbe dovuto andare diversamente: come ho lasciato l’Inter, come ho comunicato con i tifosi, sono cose che mi danno fastidio. Adesso penso che sia giusto parlare perché ho sempre detto che ho l’Inter nel cuore e un giorno spero vivamente di poter tornare a giocare lì. Sono innamorato dell’Italia. Questo è il momento di far sapere alla gente cosa è successo veramente senza però parlare male delle persone perché io non sono così. Voglio scusarmi enormemente con i tifosi dell’Inter. Penso di aver sbagliato: il modo in cui me ne sono andato doveva essere gestito in modo diverso. Avrei dovuto parlare prima con voi perché le cose che voi avete fatto per me, per la mia famiglia, per mia madre, per mio figlio rimarranno per sempre nella mia vita. Spero davvero con tutto il mio cuore di poter tornare un giorno all’Inter e non alla fine della mia carriera. Vorrei tornare quando sarò ancora ad alti livelli per provare a vincere ancora di più con la maglia nerazzurra“.
Sul presente invece al Chelsea, il belga ha così parlato: “Fisicamente sto bene, ancora meglio di prima. Questa condizione è dovuta ai miei due anni in Italia in cui ho lavorato tantissimo con con preparatori e nutrizionisti. È una cosa che rimarrà per sempre con me. Non posso però dire di essere contento della situazione, questo è normale. Penso che Tuchel abbia scelto di giocare con un altro modulo e io devo solo non mollare, continuare a lavorare ed essere professionista“.