È intervenuto ai microfoni del Tg Sport di Rai2 Giovanni Malagò, presidente del Coni, interrogato sul momento di stallo che da settimane mette in ginocchio lo sport italiano.
In seguito alle polemiche e alle indiscrezioni degli ultimi giorni che vedrebbero la Serie A sull’orlo della battuta d’arresto, Malagò ha espresso a chiare lettere la sua opinione. Sottolineando, ancora una volta, l’erronea distinzione tra calcio e sport.
Di seguito le sue dichiarazioni, riportate da Sportface.
Serie A in bilico
“Leggo le dichiarazioni dei vari esponenti, io penso di avere esercitato il mio ruolo che è quello di presidente del Coni: in epoche non sospette ho sostenuto che la Serie A ha il diritto e il dovere di ricominciare e finire il campionato, poi ci sono degli altri soggetti che possono e devono intervenire se ritengono che elementi o protocolli non funzionano. Se queste cose dovessero succedere è indispensabile avere alternative per evitare di finire a carte quarantotto”.

Sport, non solo calcio
“Siamo in buona compagnia nella ripartenza, il mondo dello sport è altrettanto clamorosamente fermo con tutto quello che implica e le problematiche che possono esistere ai vari livelli. Una buona parte si è rimessa in moto e speriamo di ricongiungerli tutti. Pellegrini? Federica è il simbolo di quello che non rappresenta il calcio di vertice e più di tutte aveva la volontà e il desiderio di ricominciare gli allenamenti. Non mi sembra che ci siano state discriminazioni”.
Olimpiadi a rischio?
“Rispetto le opinioni altrui, ritengo che il comitato organizzatore non ha voluto dire una cosa negativa, ha semplicemente detto che questa ipotesi verrebbe presa in considerazione se dovessero persistere certe situazioni, ma questo è un tema che riguarda tutto non solo le Olimpiadi. Ma, oggi, sono assolutamente al sicuro”.