Matthaus: “Lautaro Martinez e Dzeko non fanno la differenza. Cessione di Lukaku pesante per l’Inter”

Lothar-Matthaus

Sono lontani, ormai, i tempi in cui sfide come quella tra Inter e Napoli venivano decise dai duelli tra Diego Armando Maradona e Lothar Matthaus. In occasione proprio del big match di domenica sera, l’ex asso tedesco dell’Inter degli anni ’80 è tornato a parlare non solo dei suoi ricordi legati alla sfida, bensì anche del presente del club che lo ha consacrato nel mondo del calcio. Lo ha fatto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Lothar-Matthaus

Il rapporto con Maradona

“Cosa significava giocare contro Maradona? Era un onore, era stimolante, era una grande emozione. Che fosse un’amichevole, che fosse un Inter-Napoli o la finale dei Mondiali. Era bello affrontarlo perché le gare erano dure, tese, sentite, ma sia prima che dopo la partita parlavamo cordialmente. Era vero antagonismo sportivo: duro, ambizioso e leale. Abbiamo vissuto bei momenti insieme, eravamo legati seppur rivali: lui è venuto alla mia partita d’addio a Monaco, io alla sua Buenos Aires. C’era una bella amicizia sportiva”.

Inter-Napoli oggi e l’attacco dei nerazzurri

“Onestamente non ci sono giocatori che ammiro particolarmente, né da una parte né dall’altra. In entrambi i casi è il collettivo che emerge. Non ci sono i Matthäus o i Maradona. Mi piaceva Lukaku, era uno che faceva la differenza, la sua cessione è stata pesante. Con Lautaro e Dzeko ci sono buoni giocatori, ma nessuno che faccia sempre la differenza”.

La favorita

“L’Inter, vista la classifica, ha più bisogno di vincere. Credo sia la favorita. Dubito che la Juventus possa rientrare nella corsa al titolo, è troppo distante e lo è da troppe squadre. L’Inter vincendo tornerebbe in scia, sarebbe importante. È un campionato a tre”.