La notizia era arrivata già nelle scorse ore, creando ansia tra tutti gli appassionati (e non solo) del mondo del calcio: Sinisa Mihajlovic ha gravi problemi di salute e ne avrà per un po’. Notizia confermata dallo stesso allenatore pochi minuti fa.
C’è stata infatti un’intensa conferenza stampa del mister insieme a Walter Sabatini in cui è stata spiegata la situazione che si sta delineando dopo la brutta notizia appresa da Sinisa. Di seguito riportiamo le parole dei due protagonisti.
Mihajlovic: “Piango, ma non ho paura; non gioco mai per non vincere”
La conferenza inizia subito con l’ad Sabatini che chiarisce la scelta della società:
“Sinisa è il nostro condottiero e noi andremo avanti con lui. L’allenatore del Bologna rimarrà Sinisa qualsiasi cosa succeda, lui sconfiggerà questa malattia e non ne abbiamo dubbi. Io preferisco Mihajlovic a chiunque altro anche se non può dare il 100%“.
Messaggio di stima e vicinanza per il mister dunque.
Poi prende parola Mihajlovic:
“Ero geloso del direttore Sabatini che non stava bene, parlava spesso coi dottori e l’ho pareggiato (sorride, ndr). Volevo dirvi io tutto su questa situazione. Ho fatto alcuni esami e ho scoperto alcune anomalie che non c’erano mesi fa. All’inizio mi veniva detto di avere la febbre, ma non andava via questa febbre a 40… mia moglie l’ha capito subito, ho fatto ulteriori esami, alle 21 di quel giorno ho saputo che soffro di leucemia. Quando l’ho saputo ho preso una brutta botta. Ho passato due o tre giorni a riflettere, a piangere, ti passa tutta la vita davanti“.
Il mister si commuove, nell’emozione di tutti, e poi rilancia:
“Le mie però non sono lacrime di paura, eh. La malattia so che la sconfiggerò e non ho paura, la voglio affrontare. Non vedo l’ora di partire per l’ospedale così la sconfiggo, prima inizio e prima finisco questo percorso. Ci vorrà un po’ di tempo, l’ho detto anche ai miei giocatori. Io gioco sempre per vincere, mai per non perdere. Dobbiamo pressare alti, andarli a prendere, vale nel calcio come nella malattia. Io vincerò questa sfida e batterò la malattia, lo farò per me, per mia moglie, per la mia famiglia, per chiunque mi voglia bene. Io piango solo perché mi commuovo ma non per piangere in automatico. Ho solo bisogno dell’aiuto delle persone che mi vogliono bene“
Ci teniamo a fare un grande in bocca al mister, ti siamo vicini in questo percorso duro ma che non fermerà di certo un uomo vero come te.