Intervenuto a Radio Deejay, la punta del Milan Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato varie dichiarazioni su svariati aspetti.
Personalità
“Non ci sono regole nel gioco. Provo sempre a essere me stesso. Non credo di fare apposta, il mio atteggiamento è naturale. In campo sono tranquillo, poi trovi il tuo modo di fare le cose. Sono fiducioso perché credo in me stesso. Poi chi parla deve dimostrare”.
Il rapporto con i difensori
“Oggi il rapporto con i difensori è tranquillo, prima era una bomba: non sapevo se perdevo la pazienza o ero tranquillo. Oggi è più tranquillo e so controllarmi. Oggi hanno molto più rispetto di me mentre prima i difensori mi attaccavano e non avevano rispetto. C’è qualche difensore di vecchia generazione come Chiellini. Lo stimo e mi piace quando c’è un po’ di guerra così mi sento vivo”.
Sull’Italia
“L’Italia è il paese che mi ha fatto diventare quello che sono oggi. Tutto è iniziato in Italia. In Olanda c’è una scuola di talenti ma ho speso tanti anni qua. E’ come se fosse la mia seconda casa e sono molto grato a questo paese”.
Sul Pallone d’Oro
“Non so perchè non ho vinto pallone d’oro, io gioco e penso a giocare. Dipende come si guardano le cose. Messi ha vinto il pallone d’oro ma dicevano che meritava Lewandowski. Non ho vinto neanche la Champions League, dicono che non la vincerò mai e altre cose ma questo non cambia la mia carriera. Non cambia neanche le mie qualità. Ho avuto la fortuna di giocare con grandi giocatori e grandi squadre, ho imparato diverse lingue e qualcosa ho vinto”.
Sul Napoli
“Ero in America e Mino mi diceva di tornare a giocare in Europa, in Italia. In quel momento ho guardato documentario di Maradona, i tifosi erano una cosa incredibile. Avevo parlato con il Napoli e il giorno che dovevo firmare hanno mandato via Ancelotti. Mi aveva convinto, era tutto fatto. Avevo parlato tanto con lui e il giorno che è andato via mi sono sentito tanto insicuro. Poi è arrivato il Milan”.