Come riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la giornata di ieri ha sancito una svolta epocale per il Milan. Silvio Berlusconi ha ceduto il pacchetto di maggioranza del club rossonero alla cordata cinese. Decisiva si è rivelata la notte tra giovedì e venerdì quando a Villa Certosa è arrivata la firma sul preliminare (composto da 50 pagine e 15 punti fondanti): a spuntarla è stata una terza cordata guidata da Yonghong Li e dal suo manager Han Li i quali raccolgono il 30% delle quote, comprese quelle del fondo statale Haixia, mentre il restante 70% viene suddiviso tra numerosi investitori. Defilati Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff, vano il tentativo di Fosun e del manager di Jorge Mendes.
Riguardo alle cifre, gli investitori metteranno a disposizione una caparra da 100 milioni di cui 15 da subito e gli altri 85 entro 35 giorni: dei 740 milioni di euro di costo complessivo del Milan, altri 420 milioni verranno poi versati in un’unica soluzione entro i successivi 90 giorni e i 220 milioni di debiti verranno onorati attraverso la ricapitalizzazione della società. Come punto di riferimento del club fino al closing, previsto per i primi di dicembre, ci sarà il manager David Han ma il grosso investimento avverrà per il mercato del 2017 quando il consorzio metterà sul piatto una cifra di ben 150 milioni.