Milan, Scaroni: “Rangnick? Fiducia in Gazidis”. Intanto arriva Bjorklund

scaroni

Il presidente rossonero, Paolo Scaroni, ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti, toccando tutta una serie di punti, dalla vittoria con la Juve all’effetto lockdown fino alla questione stadio. “Quando ci si sveglia dopo aver vinto, si sta molto meglio. È stato un partitone memorabile, di quelli che ci ricorderemo per anni. Ho parlato con Pioli: gli ho fatto i complimenti, anche chi non ha giocato benissimo ha dato l’impressione di far parte di un team motivato che si diverte a giocare a calcio. Mi sembra che il tecnico sia riuscito a creare una squadra vera”.

Nel frattempo, come riportato da SkySport, stamattina è arrivato in città Lukas Bjorklund, nuovo acquisto rossonero. Lo svedese classe 2004 arriva dal Malmo ed è un trequartista dal fisico imponente cercato a lungo anche da Udinese, Inter e Bologna.

Strategie e futuro

Questo Milan sembra funzionare ed è lecito chiedersi se valga la pena iniziare un’ennesima rivoluzione. Il presidente alla domanda circa le strategie future del club rosssonero si è così espresso: “Su queste scelte ho totale fiducia in Gazidis che d’altra parte ha la totale fiducia dell’azionista, e che, come logico, ne porterà la responsabilità. Si confronta con me, ma non sulle cose tecniche, piuttosto su come gestire certe situazioni. Non credo Gazidis abbia già deciso alcuna rivoluzione. Detto questo, è doveroso che l’ad esplori nuovi orizzonti”. E su Maldini:”Ho eccellenti rapporti con lui. Se resterà va chiesto a lui”.

Tra post lockdown e questione stadio

“Mi sono sempre battuto per riprendere. Il pallone è un elemento chiave nel divertimento degli italiani e poi ci sono i conti. I tifosi sognano ma se i nostri bilanci fanno acqua, non possiamo essere competitivi. Il Milan ha perso circa 30 milioni, tra mancati incassi da stadio e qualche entrata in meno dagli sponsor. Abbiamo dovuto posticipare molte decisioni, di mercato e non solo: le prenderemo ad agosto”. “Credo siamo sulla strada giusta. Il Comune ci ha fatto una proposta che non ci piace molto perché ha ridotto le nostre richieste di costruzioni, ma che abbiamo accettato perché dovrebbe risolvere la parte politica della questione.

Oggi sono ragionevolmente ottimista, mi sembra che il Comune abbia sposato il progetto di avere uno stadio nuovo e anche l’opposizione lo veda con favore. Si fa fatica a dire di no a un progetto che dà lavoro a 3 mila persone, in una città così colpita. Poi sarà lo stadio più bello del mondo. I tempi? Sarà pronto per il 2024. Ci sarà una fase in cui il nuovo stadio sarà completato e San Siro sarà ancora in piedi, poi partirà la rifunzionalizzazione del Meazza che ci costerà 74 milioni e consentirà di salvare parti del vecchio stadio in un parco dello sport. Non dimentichiamo che il Barcellona dallo stadio ha ricavi per 159 milioni, il Real per 145. Noi per 30: 115 milioni è il monte ingaggi di un grande club. Per capirci, con i proventi da stadio, ci compriamo una squadra intera. Non c’è contraddizione tra lo stadio e i risultati sportivi. È la strada di tutto il mondo”.