In occasione dell’approvazione del bilancio 2021-2022 del Milan, si è tenuta l’assemblea degli azionisti, durante la quale ha preso parola anche il presidente Paolo Scaroni. Il numero uno del club rossonero ha risposto alle varie domande dei giornalisti, affrontando numerosi argomenti tra cui la costruzione del nuovo stadio.

Le sue dichiarazioni
Su Cardinale e la crescita del brand: “Abbiamo un azionista che, nell’interesse del Milan, vuole sfruttare al più possibile le competenze del suo team. Sono 7-8-9 professionisti dello sport. Credo che il Milan possa beneficiare, su tutti i fronti, di questo azionista che ci porta un ventaglio di competenze che noi non avevamo. Noi siamo tutti molto ottimisti per avere una nuova fase di crescita del brand, del club e di tutto quello che facciamo. Sono fiducioso del fatto che stiamo vivendo ora, dopo quella di risanamento”.
Su Gazidis: “Le decisioni professionali che prenderà Ivan dipendono da lui. Lo ringrazio per quello che ha fatto per il Milan e per i rapporti che abbiamo avuto. È facile fare il presidente di società quando hai uno come Ivan al tuo fianco”.
Sugli arbitri e i torti arbitrali: “Io non protesterò mai per un arbitraggio perché penso che sia inutile e controproducente. Penso che, sul lungo periodo, gli errori vadano a compensarsi. Penso che, alla fine, abbiamo avuto direzioni di gara che non ci hanno favorito e altri che forse verranno dalla nostra. Quando Serra non dà il gol con lo Spezia, i nostri giocatori sono andati a consolare l’arbitro. Lo hanno fatto spontaneamente e credo che sia lo stile che il Milan deve avere sempre avere. Ma questo è il mio pensiero”.
Sulla Superlega: “Per noi è accantonata. Quelli che non sono accantonati, sono i problemi. Io mi auguro che i vari problemi che travagliano il calcio europeo e italiano, non vengano accantonati. Speriamo che la Uefa si faccia carico di trovare delle soluzioni a questi temi”.
Sulla possibilità che lo stadio si possa fare da soli: “È in corso il dibattito pubblico, che è una procedura che viene applicata raramente che viene usata per i progetti che si fanno su suolo pubblico e per investimenti sopra i 300 milioni di euro. Mi sembra che stia procedendo abbastanza bene, ci sono delle osservazioni che vengono fatte dai residenti. Mi auguro di avere una risposta entro i primi di novembre e spero che questo processo aiuti a semplificare i ricorsi al TAR e che il giudice li guardi in maniera più benevola. In parallelo non rinunciamo ad altre alternative. A San Siro si fa con l’Inter, perché il suolo non lo darebbero solo a noi. Non sento difficoltà economiche dell’Inter sul tema San Siro. Un investimento di questo tipo è fondamentale per creare valore per tutti i club. Andiamo avanti ipotizzando che se avremo l’autorizzazione per San Siro, lo faremo con loro. Lavoriamo su altre ipotesi, perché non ci accontentiamo, e li si possono aprire altre soluzioni, anche di farlo da soli. Siamo aperti ad altre ipotesi”.
Sui tifosi: “Il Milan ha circa 400 milioni di fans nel mondo che, purtroppo, invecchiano. Perché se non facciamo bene in Champions League a un certo punto avremo solo 90enni. Abbiamo bisogno di nutrirli con buone performance in Champions. Partite come quella di ieri mi danno speranza per il futuro”.