Milan, ti ricordi Hauge? Ora splende al Bodo/Glimt

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Jens Petter Hauge si è ripreso la scena in Europa a distanza di 3 anni dal suo addio al Milan. In Italia, il norvegese è stato talmente una meteora da non esser riuscito a scalfire ricordi indelebili sia ai milanisti, che alla stessa Serie A a parte, forse, un gol segnato al Napoli, al Maradona, nei minuti di recupero che ha sancito la vittoria rossonera nel lontano 2020. Insomma, la carriera del classe ’99 non è mai esplosa nel Belpaese per una serie di motivazioni: scarso impiego dovuto a un parco attaccanti difficile da insidiare, giovane età e, probabilmente, anche un pizzico di inadeguatezza per un campionato del genere. Adesso, però, la stella sta tornando a splendere, specialmente a seguito della doppietta rifilata al Porto (secondo in classifica in patria), nella prima giornata di Europa League, con il suo Bodo/Glimt. Ripercorriamo gli ultimi anni dell’esterno: dalla separazione dal Diavolo al ritorno in giallonero.

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L’addio al Milan e l’arrivo in Germania

Terminata la stagione 2020/2021, dopo un anno condito da appena 24 presenze e 5 gol (di cui 3 in Europa League e 2 in campionato) in maglia Milan, Hauge attira lo stesso le attenzioni dell’Eintracht Francoforte, club che decide di puntare su di lui “strappandolo” ai rossoneri mediante un prestito con obbligo di riscatto. Il norvegese, in Germania, trova più spazio. Esordisce alla prima giornata della Bundesliga contro il Borussia Dortmund segnando, vince l’Europa League ai rigori contro i Rangers a Siviglia, che equivale al suo primo trofeo internazionale, colleziona 38 presenze totali e viene riscattato. L’anno dopo, però, finisce a titolo temporaneo al Gent senza avere possibilità di replicare la sua buona annata appena trascorsa in maglia Eintracht. In Belgio, il ragazzo non segna mai e scende in campo per soli 788 minuti totali. Il suo destino, dunque, è il ritorno sul Meno con una prospettiva tutt’altro che incoraggiante.

Il ritorno al Bodo

Dopo mezza annata con l’Eintracht nel 2023, rientrato dal prestito al Gent, in cui colleziona 17 apparizioni e nient’altro, il suo primo “amore”, il Bodo, torna forte su di lui e se lo accaparra per una stagione a titolo temporaneo. Il campionato norvegese, a causa delle condizioni climatiche proibitive, inizia ad aprile e termina a dicembre, dunque l’esterno ha la possibilità di fare persino tutta la preparazione con i gialloneri al fine di iniziare la stagione al meglio. Fatto sta che, finora, la stellina che aveva fatto brillare gli occhi al Milan, ormai 4 anni fa, dopo quel preliminare di Coppa UEFA a San Siro, sta riprendendo la sua marcia iniziale. 6 partite di campionato, un gol, tre assist e la doppietta al Porto di Omorodion e Galeno alla prima uscita in Europa League. Probabilmente, la reale dimensione del ragazzo è il nord Europa, ma chissà se per la nazionale norvegese non possa essere un talento ritrovato in vista delle qualificazioni al mondiale americano del 2026.