Intervenuto durante la quarta puntata di OkCalciomercatoLive, l’ormai consueto appuntamento del mercoledì, in onda sulle frequenze di RadioGoal24 e in diretta sulla nostra pagina Facebook, lo storico allenatore Emiliano Mondonico ha risposto alle nostre domande.
Con il mister abbiamo parlato delle due italiane impegnate in Champions League.
Partiamo dal Napoli, piazza in cui ha lavorato. Cosa ne pensa del sorteggio che ha riservato ai partenopei il Real Madrid?
“Sono soddisfatto. Il Napoli non ha niente da perdere e, in caso di impresa, ne uscirebbe fortissimo. Sono due squadre che giocano a viso aperto, entrambe per vincere, quindi assisteremo certamente a due belle partite. Non mi stupirei neanche di vedere un 5-4!”
L’importanza di Milik è innegabile, ma Insigne, Mertens e Callejon sono in una forma incredibile. Non crede possa essere un “problema” per Sarri la collocazione del polacco al suo rientro?
“L’imminente ingaggio di Pavoletti fa capire la volontà del Napoli di poter contare su due tipologie molto diverse di attaccante. Avere scelta è sempre una cosa positiva. Si è tentato con Gabbiadini nel ruolo di centravanti, ma non è la sua posizione; con Mertens, Sarri ha trovato una fase offensiva invidiabile e credo che talvolta utilizzerà questo sistema anche quando potrà contare su due centravanti di ruolo.”
Riguardo alla Juventus, la vede nettamente avanti rispetto al Porto?
“Dal punto di vista tattico, è una squadra camaleontica, è pratica e punta sempre al risultato pur disponendo di giocatori di qualità da poter inserire anche a partita in corso. E’ una squadra praticamente impossibile da decifrare e con il dovere di competere su tutti i fronti.”
Grandi singoli sicuramente, ma non sono ancora evidenti le lacune sul piano di gioco?
“Quando allenavo, spesso si diceva che l’importante era innanzitutto non prendere gol. I risultati sono dalla parte della Juve, difficile avanzare obiezioni ad una squadra del genere: è costruita per vincere e, nonostante tante assenze, riesce sempre a vincere. Non ha giocatori indispensabili e può contare su una grandissima solidità.”
E’ un’analisi molto interessante.
“Ci sono squadre che si attaccano al singolo, la Juve invece punta sempre sulla squadra. Magari non è bellissima da vedere, ma alla bellezza preferisce la qualità e il risultato è sotto gli occhi di tutti.