È morto Carlo Mazzone: lo storico allenatore romano aveva 86 anni

Lutto nel mondo del calcio, all’età di 86 anni si è spento Carlo Mazzone, storico allenatore di Roma e Brescia. Nato nel 1937 proprio nella Capitale, Sor Carletto ha sempre lasciato un ricordo bellissimo in ogni piazza in cui allenato nei lunghissimi 38 anni di carriera. Amato da tutti i tifosi e da tutti i giocatori che hanno avuto il piacere di essere stati insieme a lui, Mazzone resterà per sempre un’icona di una romanità e di un calcio che al giorno d’oggi non esiste più.

Di lui si hanno ricordi soprattutto al Brescia con la sua indimenticabile corsa verso la curva dell’Atalanta. Era il 2001 e le sue Rondinelle stavano perdendo per 3-1 il derby contro la Dea, a quel punto Mazzone, già preso di mira dai tifosi avversari, sul 3-2 pronuncia la celebre frase “Se mò famo il 3-3 vengo sotto la curva”. Alla fine Roberto Baggio in pieno recupero il 3-3 lo segnò veramente, scatenando il putiferio sulla panchina del Brescia. Il tecnico romano iniziò davvero a correre verso la curva dell’Atalanta ed è lì che nasce la fotografia che passerà alla storia e che ritrae il classe 1937 ringhiare mentre due suoi collaboratori provavano a fermarlo.

I tanti campioni passati sotto Carlo Mazzone

Di Carlo Mazzone non ci si ricorda dei trofei che ha vinto, bensì del suo carattere da leader che nel corso della sua carriera ha portato l’allenatore romano a formare dei futuri campioni. Il primo dei tanti fu Giuseppe Signori all’epoca della sua esperienza al Bologna nel 1998. Ma è nel 2000 che Mazzone ebbe la fortuna di rilanciare la carriera di 2 legende del calcio al Brescia: Roberto Baggio e Pep Guardiola, con l’allenatore spagnolo che tutt’ora continua ad avere una grande stima di Sor Carletto (tanto da averlo invitato allo stadio il giorno della sua prima finale di Champions League con il Barcellona).

pep-guardiola

Ma la sua carriera da allenatore è fatta anche da guizzi e ce ne ricordiamo due in particolare: Andrea Pirlo e Francesco Totti. Proprio così, lo storico capitano della Roma deve tanto a Mazzone. Quando era ancora un ragazzo infatti, lo prese sotto la sua ala e se lo coccolò portandoselo in Prima Squadra facendolo anche debuttare. Da lì Il Pupone ha iniziato la carriera che è nota a tutti gli amanti del calcio.

Il cordoglio della Serie A

Ma la grandezza di Carlo Mazzone si vede da quanta stima tutte le squadre italiane lo stanno ricordando con affetto. Quando si parla di Sor Magara infatti, si va sempre oltre le rivalità sorte durante gli anni sulle panchine di mezza Italia.

Ora tutta la Serie A e non solo, si sta stringendo tutta attorno al dolore dei familiari, ricordandolo tramite post e comunicati sui propri profili social. Addio Carletto, il mondo del calcio ti sarà sempre riconoscente.