Momenti di altissima tensione in casa Napoli. Ancora una volta al centro delle polemiche è finito Rudi Garcia, tecnico subentrato in estate al posto di Luciano Spalletti. Dopo un burrascoso inizio e un lavoro messo in discussione sin dal primo giorno, sembra che il francese abbia perso anche l’appoggio dello spogliatoio partenopeo. Nelle ultime settimane ad alimentare le polemiche è stato Mario Giuffredi, agente di molti giocatori azzurri tra cui Mario Rui.

Il procuratore aveva recentemente criticato l’ex allenatore della Roma per la gestione del portoghese che con Spalletti era considerato l’uomo di punta della squadra. In questo inizio di stagione invece, il classe 1991 ha perso il posto ai danni di Mathias Olivera facendo appunto irritare Giuffredi. In conferenza stampa Garcia aveva poi risposto provocando l’agente e dicendo di non poter star appresso ai pianti di ogni rappresentante dei giocatori.
L’ennesimo attacco di Giuffredi a Garcia: le sue parole
La risposta di Giuffredi non si è poi fatta attendere e a TV Play ci ha tenuto nuovamente a criticare l’operato di Rudi Garcia e del direttore sportivo Mauro Meluso. Ecco il suo attacco.
Sull’attacco personale
“Il verbo piangere non è mai esistito nel mio vocabolario. Garcia ha inventato tutto nelle sue dichiarazioni, parlando del rapporto tra me e Mario Rui. Primo: ha sbagliato totalmente a coinvolgere il calciatore. Mario Rui andava tenuto fuori. Se ha voluto esporre il giocatore come ha fatto, doveva portarlo in conferenza e far dire a lui quanto ha esposto sul nostro rapporto, senza inventare nulla di sana pianta”.
Il rapporto con Mario Rui
“Io non ho mai visto un allenatore provare a metter contro il suo assistito al suo agente. Ha commesso un grave errore: Mario Rui è uno dei miei primi giocatori, lo seguo da 13 anni, fa parte della mia famiglia personale. Se la tua intenzione era mettere me contro il giocatore ha completamente sbagliato bersaglio. Ha mentito perché oggi sto replicando ed il mio calciatore non mi ha certo impedito di rilasciare questa intervista”.

Un appunto su Garcia
“Ci tengo ad aggiungere un altro aspetto, per far comprendere lo “spessore” del professionista Garcia. Poniamo il caso che Mario Rui avesse perso la testa in un colloquio privato con il suo allenatore ed avesse realmente detto ciò che Garcia si è inventato in conferenza stampa. I colloqui tra tecnico e calciatore non vanno mai sbandierati in conferenza stampa. I panni sporchi si lavano nello spogliatoio e non vanno portati in conferenza stampa. Anche al ragazzo ha dato enorme fastidio immaginare che si possa esser messo contro il suo agente”.

L’accusa al ds Meluso
“Sono rimasto profondamente deluso dal direttore Mauro Meluso. In questa storia ha svolto un lavoro non positivo. Se tu, al mattino, chiami un mio giocatore e gli chiedi di andare a chiarire con il suo allenatore e Mario Rui, il primo del gruppo che vuol lavorare serenamente, va a colloquio con l’allenatore e chiarisce alcuni aspetti, dopo devi esser sicuro che la questione non debba avere strascichi. Se poi il tuo allenatore va in conferenza e non chiude il caso, ma apre una polemica toccando nel personale l’agente del calciatore, mi spiace dirlo ma vuol dire che da ds non hai mai avuto il controllo della situazione o ti è sfuggita di mano. Infatti, dopo la conferenza di Garcia, ho chiamato Meluso e mi ha spiegato che Mario Rui mai ha detto quelle parole”.
È interessato ad un confronto con Garcia?
“Non mi interessa parlare con Garcia. La vicenda finisce qua. Spero di esser stato chiaro e di aver specificato come Garcia ha montato il caso. Lui deve fare il suo lavoro ed io faccio il mio. Non voglio nessun confronto”.