Aurelio De Laurentiis show. Prima dell’assemblea della Lega Serie A il presidente del Napoli si è fermato per trattare diversi temi con i giornalisti presenti, senza risparmiare qualche frecciatina.
Sull’ipotesi nuova Serie A da ottobre
“È vero, ma innanzitutto dobbiamo sapere se si riaprono o no gli stadi, se si continua a fare finta di nulla. Secondo me non ci dovrebbero essere le vacanze per i politici questa estate. Poi abbiamo questi geni del Comitato (Tecnico Scientifico, ndr), non so dove li abbiano riperticati. Basterebbe che le 20 società facessero causa per un miliardo a questi signori e accadrebbe lo scandalo. Sono capoccioni perché sono grandi cervelli o perché sono solo cervellotici che non si sanno prendere le responsabilità? O il Paese riprende o fallisce. Ora non siamo solo sotto schiaffo ma sotto terra, se ci vogliono mettere anche una lapide sopra…“.
Sul complicato calendario
“Gravina a me ha sempre detto che è una follia partire il 12 settembre perché ci sono le partenze a fine agosto per le nazionali e le società più importanti, senza i quali il campionato di Serie A non verrebbe preso in considerazione, impegnate non si sa fino a quando in Europa League e Champions League. E poi dobbiamo dare almeno dieci giorni di riposo ai calciatori. Quando facciamo poi il ritiro preparatorio? Il problema è che gli impiegati devono fare gli impiegati e gli imprenditori devono fare gli imprenditori. La politica deve seguire gli imprenditori, perché la politica se non pensa all’economia farà sempre acqua“.

Su Champions ed Europa League
“Se hanno deciso che la Champions si fa in Portogallo e l’Europa League in Germania, possiamo anche noi per gli ottavi mancanti andare in quei Paesi, non riesco a capire come mai dobbiamo rimanere in una città che mi sembra presenti delle grosse criticità. È sempre una grande partita contro il Barcellona, la quarta in questa stagione. Ma la UEFA… Io telefono, parlo, chiedo, ma è molto imbarazzante. Dalla Spagna arrivano grandi perplessità e paura e loro fanno gli gnorri. Cosa ci vorrebbe a dire basta, non si va a Barcellona ma in Portogallo, in Germania, a Ginevra: è come se stessimo a scuola, alla UEFA non c’è nessuno che sa fare impresa, coi soldi nostri poi. È un’altra assurdità“.
Sui diritti tv
“Non è che Dal Pino indicherà la strada da seguire, ci si dimenticano sempre i ruoli: un presidente presiede, non decide. Lui è stato bravissimo. Perché su una Serie A su cui tutti i media muovevano grandi preoccupazioni facendoci sprofondare nel delirio dell’insufficienza, abbiamo dimostrato che pur sembrando così caotici e disuniti, siamo un punto di riferimento e di grande interesse per ben sei fondi. Ora dobbiamo vedere se continuare a far guadagnare gli altri o se invece siamo davvero imprenditori per rafforzare i nostri club e quindi poter fare gli stadi, comprare bravi calciatori, accontentare i nostri tifosi. Sennò sembra che noi abbiamo abbracciato questo sport bellissimo che è anche un’industria importantissima per far contento chi? Dei terzi? Noi dobbiamo far felici i tifosi e noi stessi“.
Sull’acquisto di Osimhen
“Attesa per il tweet ufficiale? Aspettate qualche giorno“.