Lorenzo Insigne fa dietrofront. L’attaccante del Napoli si concede a Sky Sport per ritrattare le dichiarazioni rilasciate al Corriere dello Sport, che tanto hanno fatto discutere. “Non ho mai detto che a giugno voglio andarmene dal Napoli. Sono state riportate male le mie parole – spiega Lorenzo Il Magnifico – Io qua sto benissimo e ho sempre dato il massimo, finché resterò continuerò a farlo. Sono orgoglioso di giocare nell’unica squadra che mette sempre in difficoltà la Juve. Ci sono rimasto male, leggo che avrei scelto Raiola per andare via… Io sono concentrato sul Napoli e andiamo avanti insieme. Sto bene e spero di poter dare una mano alla squadra in questo finale di stagione”.
Interviene anche il ds Cristiano Giuntoli: “Lorenzo è un patrimonio della Nazionale e del Napoli. Penso sia contentissimo di restare in azzurro, ogni anno lo dimostra. Ci siamo rimasti male perché le sue parole sono state riportate in modo erroneo. Ha sempre dimostrato il suo orgoglio nel vestire questa maglia”.
Di seguito le affermazioni che hanno spaventato il popolo partenopeo.
Insigne: “Raiola il migliore insieme a Mendes”
“Mi vedo con un’altra maglia? Adesso, mentre ne stiamo parlando, e più in generale ora, in questa fase, non ci penso neppure. Però so bene che magari in giro possa esserci qualcuno che mi stimi. Non esistono squadre, né interessamenti. Ho il dovere di pensare, senza essere immodesto, che in questi anni con il Napoli abbia dato qualche dimostrazione di ciò che so fare. Ho scelto Raiola per andare via? Niente di tutto ciò e siete liberi di non crederci. Ma ritengo che Mino, con Jorge Mendes, sia il più forte in circolazione e che rappresenti un’autorità in materia. Ma non c’è dietrologia. Finché starò qui io darò sempre il 110% e qua voglio starci a lungo. So anche che ho 28 anni e che possa capitare, in carriera, di ritrovarsi dinnanzi ad un’offerta, come dire, irrinunciabile. Questo sì, può succedere. La mia valutazione? Non ne ho la più pallida idea. A me il mercato sembra di nuovo impazzito ed eventualmente il prezzo lo fa il campo. E poi non sono affari miei: io devo giocare, segnare, divertire”.
“Questo Napoli è fortissimo”
E infine: “Per un napoletano come me qui le pressioni sono maggiori rispetto ad altri calciatori perché la gente si aspetta di più. A volte le responsabilità costituiscono un energizzante, dunque hanno effetti positivi, ma ci sono anche momenti in cui possono essere controproducenti e quindi negative. Non siamo macchine, ricordiamocene, un periodo buio è inevitabile. Vivo assaporando le soddisfazioni con parsimonia e poi scoprendo che quando non si vince, la sofferenza è secca: io ci sto male. Mi scoccia assai arrivare a un passo dal successo e poi ritrovarmi senza niente tra le mani, che so un trofeo da alzare al cielo. E questo dà fastidio anche ai miei compagni di squadra di questo Napoli, che è fortissimo e che meriterebbe di regalarsi una soddisfazione”.