Ci eravamo lasciati con le lacrime di Buffon e Barzagli ad Euro 2016, con la consapevolezza di non essere una delle squadre più talentuose ma probabilmente la più unita e tenace, che aveva fatto innamorare nuovamente un Paese della propria nazionale. Ci siamo ritrovati però con una prestazione buia, dove la cattiveria e l’intensità tipiche della squadra di Conte si sono viste ben poco; non ci è voluto molto quindi, per la ben più quotata Francia, sconfiggerci per 3-1.
Ma in fondo, la squadra aveva potuto lavorare con Ventura solo tre giorni, mancavano due pilastri come Bonucci e Marchisio ed era solo un’amichevole di settembre, può starci. Lo stesso Verratti ha affermato in conferenza stampa che i meccanismi di gioco inizieranno ad entrare presto nella testa dei giocatori, solo a quel punto potremo dare davvero dei giudizi.
POCO MARGINE D’ERRORE PER L’ITALIA
Tuttavia adesso bisogna fare sul serio: domani iniziano i gironi di qualificazione ai prossimi mondiali in Russia ed è importante fare bene fin da subito. Infatti, queste saranno le qualificazioni più complicate di sempre, con la prima squadra che passa direttamente e la seconda che dovrà invece disputare i play-off. Il problema è che nel nostro girone c’è niente meno che la Spagna, le “Furie rosse”, eliminate dagli europei proprio dall’Italia con una partita pressochè perfetta. Dunque sarà necessario fare bottino pieno contro le altre formazioni (Albania, Macedonia, Israele e Lichtenstein) per poi giocarsela alla pari contro gli spagnoli.
Analizzando l’avversario di domani, Israele appunto, sulla carta non dovrebbe esserci storia, con Ventura che ritroverà Bonucci a completare la “BBC” assieme a Barzagli e Chiellini, un reparto difensivo da fare invidia a chiunque. In regia torna titolare Marco Verratti a dare qualità e fantasia alla manovra azzurra. Confermata l’affiatata coppia d’attacco Pellè-Eder per spazzare via i dubbi sorti attorno a questa nazionale, troppo brutta per essere vera all’esordio.