La nuova Fiorentina: giovane e con tanta intensità

Chiesa

La nuova Fiorentina riparte dai giovani e dall’intensità di gioco.

Un chiaro esempio del nuovo stile di gioco della squadra di Montella è stato il match della prima giornata di Serie A, in cui i viola hanno affrontato a Firenze il Napoli di Ancelotti.

Gli azzurri si sono presentati al Franchi con un mercato da top club, che ha visto gli arrivi di Di Lorenzo, Manolas, Elmas e Lozano. Inoltre, De Laurentiis è riuscito ad ottenere la permanenza di pezzi da novanta come Insigne, Allan e Koulibaly.

La nuova Fiorentina dell’era Commisso

Dal canto suo la Fiorentina si presenta con un undici inedito, composto da moltissimi giovani cresciuti nella cantera viola, come Vlahovic, Sottil, Castrovilli e lo stesso Chiesa.

Con la cessione di Veretout alla Roma e con altri esuberi, il ds Pradè è riuscito ad arricchire la rosa con nuovi innesti di esperienza come Boateng, Badelj e Ribery. Un altro acquisto importante da menzionare è quello di Pulgar, che nella scorsa stagione col Bologna è stato uno dei centrocampisti più continui del nostro campionato.

La prestazione e lo stile di gioco

Alla Fiorentina mancano ancora due o tre giocatori per completare la rosa, visto che gli esterni sono solamente tre e se Biraghi dovesse uscire andrebbe sostituito (si parla di uno scambio alla pari con Dalbert).

Tuttavia, la squadra di Montella scende in campo con una maturità tale che riesce a mettere in difficoltà il Napoli fin dall’inizio della gara. I viola nella prima mezz’ora di gioco hanno un ritmo da squadra di Premier League e, anche facendo diversi errori, grazie alla grande velocità ed intensità di gioco offrono un calcio spumeggiante.

Sottil e Castrovilli mostrano così tanto coraggio ed esperienza che sembrano giocatori da 200 presenze in Serie A, quando in realtà erano al loro esordio assoluto nel massimo campionato italiano.

L’entusiasmo ritrovato

La Fiorentina gioca bene ma perde, con qualche errore arbitrale di troppo e con la sfortuna che l’attanaglia. Rimane però una grande prestazione, che è stata alimentata dall’entusiasmo ritrovato dei tifosi viola che, solo una stagione fa, fischiavano in massa una squadra sull’orlo della retrocessione.

Merito sicuramente del cambio di proprietà e di acquisti ad “effetto” come quello di Ribery, che è stato presentato in un clima di festa con lo stadio gremito di spettatori. “Viva Rocco (Commisso ndr) e viva la Fiorentina” gridano i tifosi allo stadio, intonando anche cori per il braccio destro del patron viola, Joe Barone, vice presidente della società.

Il meglio deve ancora venire

Dopo la prestazione contro gli azzurri, i supporters viola hanno ben chiara una frase: “Il meglio deve ancora venire” citando una canzone di Ligabue. La loro squadra ha offerto uno spettacolo inedito ed è sulla strada giusta, deve solo amalgamare bene il gruppo e migliorare sotto alcuni aspetti. La Fiorentina ha tutte le carte in regola per fare un grande campionato. La società ed i suoi tifosi possono dormire sonni tranquilli.