Papa Francesco: “Maradona, in campo, era un poeta. Che ricordo il Mondiale del 1986”

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Nonostante sia in secondo piano rispetto alle tematiche da affrontare ogni giorno, per Papa Francesco il calcio è più di un semplice sport. Il pontefice, infatti, si è lasciato coinvolgere in un’intervista piena di ricordi per mano della Gazzetta dello Sport. In essa, oltre a parlare di Maradona, ha deliziato il pubblico con un proprio aneddoto speciale legato al Mondiale 1986 vinto dalla sua Argentina, quella con il D10S protagonista indiscusso.

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Ho visto Maradona

“In campo è stato un poeta, un grande campione che ha regalato gioia a milioni di persone, in Argentina come a Napoli. Era anche un uomo molto fragile”.

La vittoria della solitudine

“Ho un ricordo personale legato al Campionato del Mondo del 1986, quello che l’Argentina vinse proprio grazie a Maradona. Mi trovavo a Francoforte, era un momento di difficoltà per me, stavo studiando la lingua e raccogliendo materiale per la mia tesi. Non avevo potuto vedere la finale del Mondiale e seppi soltanto il giorno dopo del successo dell’Argentina sulla Germania, quando una ragazza giapponese scrisse sulla lavagna “Viva l’Argentina” durante una lezione di tedesco. La ricordo, personalmente, come la vittoria della solitudine perché non avevo nessuno con il quale condividere la gioia di quella vittoria sportiva”.