Esclusiva OkC, Pistocchi: “Marotta perplesso su CR7 e contrario al ritorno di Bonucci”

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La redazione di Ok Calciomercato ha intervistato in esclusiva Maurizio Pistocchi. Il noto giornalista sportivo, conduttore televisivo e opinionista, si è esposto su tre dei temi più caldi del calcio italiano.

Doveroso iniziare spendendo le prime parole sul derby tra Roma e Lazio. Poi i problemi della squadra giallorossa, conseguenza del mercato estivo. Si conclude infine con un tema caldissimo al momento: i motivi dell’addio di Marotta, tra BonucciCR7 e tanto altro.

Le parole di Pistocchi a Ok Calciomercato

Sabato è andato in scena il derby tra Roma e Lazio con la vittoria per tre a uno dei giallorossi. Si aspettava una vittoria così in un periodo di crisi della squadra di Di Francesco?
“No. Devo dire che la Roma è venuta fuori in maniera abbastanza fortunata. Non tanto nel risultato complessivo ma per il fatto che Di Francesco sia stato costretto a cambiare la formazione iniziale con un giocatore che ha deciso la partita. Quindi mi sembra sia stato solo un colpo di fortuna”.

La sostituzione Pastore-Pellegrini è stata decisiva?
“Sì, perché l’ingresso di Pellegrini ha cambiato il centrocampo. Ha sostituito Pastore molto bene”.

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Quindi da trequartista abbiamo scoperto un nuovo ruolo di Lorenzo Pellegrini?
Pellegrini ha molte caratteristiche che ricordano Nainggolan. È un giocatore che sa fare il centrocampista ma anche il trequartista. Quando hai un giocatore come lui che può ricoprire due ruoli è molto importante in una organizzazione di gioco dove hai già tre giocatori molto offensivi. Giocando col 4-2-3-1 ti trovi ad avere sempre tre giocatori sopra la linea della palla, quindi avere un trequartista come Pellegrini può essere la soluzione di tanti problemi per la Roma”.

Ora la Roma sembra essersi ripresa dopo le vittorie interne con Frosinone e Lazio, ma secondo lei cosa non è funzionato in questo inizio di stagione?
“La Roma è una di quei casi in cui il mercato ha portato più danni che benefici. Sono arrivati molti giocatori, alcuni doppioni, e l’acquisto di Javier Pastore ha messo un po’ in difficoltà l’allenatore. Javier non è né un centrocampista né un esterno bensì un trequartista puro che nel 4-3-3 di Di Francesco si fa fatica a collocare”.

Quindi qual è, secondo lei, il vero problema della Roma?
“La Roma ha troppi giocatori in un ruolo solo. Ne ha ben 4 che possono giocare alti a sinistra, cioè Kluivert, El Shaarawy, Perotti e lo stesso Pastore. Molte situazioni di mercato hanno complicato la vita di Di Francesco e un po’ ci si è messo anche lui.

Gli allenatori devono avere un’idea di calcio e perseguirla, mi sembra che lui si sia un po’ fatto condizionare da alcuni giocatori. Di Francesco secondo me ha avuto molti colpi di fortuna e l’esempio più chiaro è quello della rimonta di Roma-Barcellona. Lì l’allenatore ha usato il 3-4-1-2, un modulo fino ad allora inedito per i giallorossi”.

Cambiamo argomento. Che ne pensa dell’addio di Marotta dalla Juventus? Secondo lei non è da escludere un eventuale approdo in un’altra big italiana?
“È una situazione che ha colto di sorpresa tutti ma c’erano già state delle avvisaglie. Un po’ di tempo fa, parlando a tutte le televisioni, Nedved aveva detto testualmente che l’autore dell’operazione CR7 era stato Paratici. Ciò mi è sembrato una caduta di gusto abbastanza sgradevole.

È ovvio che Nedved dopo anni di apprendistato ha voglia di essere protagonista ed è molto intimo con il presidente Agnelli, con il quale gioca a calcetto tutte le settimane e vive nella stessa tenuta. Il ceco quindi avrà un ruolo sicuramente molto più importante d’ora in avanti. Inoltre Marotta sembra essersi opposto al ritorno di Bonucci alla Juventus e queste, diciamo, sono le due chiavi di lettura del suo addio. Marotta è comunque un bravo dirigente e troverà sicuramente la collocazione migliore per il suo futuro”.

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Secondo lei Marotta è stato in disaccordo con Paratici sull’acquisto di Cristiano Ronaldo?
“Non è stato in disaccordo, è stato scavalcato da altri e questo è diventato un motivo di disarmonia. A me risulta che l’operazione sia stata voluta e condotta soprattutto da Andrea Agnelli. Da parte di Marotta ci sono state molte perplessità sull’esborso economico per un giocatore già di età matura. Il contratto quadriennale infatti porterà Ronaldo a chiudere la carriera nella Juventus”.