La Roma di Fonseca ingrana a Lecce la terza vittoria stagionale, la seconda consecutiva fuori casa, grazie al solito gol vittoria del gigante bosniaco Dzeko. Alla vigilia del match, era in dubbio la presenza da titolare di Lorenzo Pellegrini, causa infortunio. Il giocatore è partito comunque titolare, ma è stato costretto al 71°, a cedere il posto al connazionale Zaniolo. Il centrocampista giallorosso si è sottoposto ad esami strumentali, che hanno evidenziato la frattura del 5° metatarso del piede destro.
Il giocatore verrà sottoposto ad un intervento di osteosintesi. Dopo l’operazione sarà possibile stimare i tempi di recupero. Si teme un lungo stop, che terrà il giocatore lontano dai campi da gioco per circa due mesi.
Il ruolo di Pellegrini
La Roma perde così, una delle pedine fondamentali di questo inizio stagione. Il giocatore, infatti, risulta essere uno dei pupilli del nuovo allenatore portoghese: è l’unico, insieme, a Kolarov e Dzeko, ad essere partito sempre titolare (ad esclusione del match giocato in Europa League), collezionando la bellezza di 4 assist in 5 partite. L’inamovibilità del giocatore è dovuta alla capacità del centrocampista giallorosso di adattarsi a ricoprire più ruoli.
Nei primi due match con Genoa e Lazio, il calciatore 23enne è stato schierato da Fonseca, nel ruolo di mediano, accanto a Cristante. L’infortunio di Under, ha portato l’allenatore a spostare Pellegrini più avanti nel ruolo di trequartista, con Zaniolo e Kluivert ad alternarsi lungo la fascia. Pellegrini ha dimostrato di potersi esprimere al meglio in quel ruolo, giocando una sontuosa partita contro il Sassuolo, condita da 3 assist.
Pellegrini e Di Francesco
Il centrocampista aveva già interpretato quel ruolo alla grande, quando in panchina sedeva Di Francesco. Nel derby contro la Lazio del 29 settembre della scorsa stagione, l’ex Sassuolo è subentrato al posto di Pastore. Dopo neanche 10 minuti dal suo ingresso, segna e gioca una grande partita. Da quel momento in poi Di Francesco decide di utilizzarlo più come incursore che come mezz’ala o mediano.
Nazionale maggiore
Il nuovo ruolo, ha consentito di esaltare tutte le doti tecniche e la straordinaria visione di gioco del giocatore. Tutto ciò ha portato anche alla convocazione con la nazionale maggiore di Mancini. Con la maglia azzurra, il giocatore classe ’96 ha collezionato 12 presenze e 1 gol.
La duttilità di Pellegrini viene sfruttata al meglio anche dal ct della Nazionale, che nell’ultima partita contro la Finlandia, vinta dagli azzurri per 2 a 1, lo schiera esterno alto a sinistra. Dal suo esordio nell’amichevole con l’Argentina, Pellegrini ha sempre giocato, da titolare o da subentrato, dimostrando la sua costante crescita e la quasi completa maturazione.
Paragoni importanti
La crescita esponenziale dell’ex Sassuolo, ha portato a paragoni importanti quanto impegnativi. Pellegrini sembra infatti destinato, ad ereditare la maglia numero 10 di Totti. Il giocatore nonostante le continue voci di mercato e innumerevoli paragoni a giocatori di livello, continua a manifestare il suo amore per i colori giallorossi.