Il titolo di campione della Liga 2019-2020 sembra, a questo punto della stagione, essere diventata una corsa riservata a tre squadre: Real, Barcellona e Atletico. Ma sarebbe il caso di non ignorare completamente il Granada, anche se non sembra convincere gli esperti.
Il peso dell’ambiente
Quando peserà sulle sorti non solo del Barcellona ma dell’intero campionato iberico la pesante situazione politico-sociale catalana? Sarebbe assurdo non tenere conto dei disordini e del caos che regna nuovamente nella città del Camp Nou.

La società blaugrana ha espresso direttamente la sua opinione politica sullo stato della situazione, schierandosi apertamente contro il governo centrale spagnolo. Il calcio in questi casi non può non mischiarsi con la politica, specialmente quando riguarda le autonomie locali, purtroppo.
Le rivendicazioni catalane ormai sembrano aver oltrepassato il punto di non ritorno quando nel 2017 un tentativo di referendum sull’indipendenza da Madrid destabilizzò l’intera regione.
Cosa può fare il calcio?
Forse sarebbe meglio chiedersi cosa sarebbe meglio che facesse, quale sarebbe il miglior atteggiamento che il team di Josep Maria Bartomeu tenesse.
Magari ricordarsi che il calcio è pur sempre un gioco e che non dovrebbe mai essere strumentalizzato da nessuno per fini diversi dalla sana competizione sportiva. Sfortunatamente el Clasico non sarà mai una semplice partita di calcio.

Fra i due litiganti…
Quale è l’atteggiamento tenuto della squadra allenata da Diego Simeone?
E’ noto che i colchoneros non rappresentano l’anima madrilena legata alla Casa regnante spagnola, ma fanno pur sempre parte della capitale.
Quindi il Cholo sembra prima defilarsi, lasciando agli altri ogni tipo di discorso politico per poi entrare di prepotenza con dichiarazioni banali ma pungenti.
Che speri che il suo club tragga vantaggio da questa situazione estremamente complessa, è palese a chiunque.
La classifica narra che l’Atletico Madrid resta tra le posizioni di vertice, senza raggiungere le due capolista e che per farlo dovrebbe guarire dal virus della “pareggite”.
Intruso andaluso
Osservando la testa della Liga notiamo una sorta di “intruso”, un club che non è notoriamente tra quelli che lottano per le prime posizioni, cioè il neopromosso Granada. Nonostante si sia appena giocata la nona giornata di campionato, il club andaluso resta a ridosso delle capolista, tra la sorpresa generale.
La sorpresa però non pare diventare fiducia e praticamente tutti ritengono che la squadra allenata da Diego Penas sia solo di passaggio.

La stampa spagnola, però, è da tempo abituata e fossilizzata sulla solita sfida a tre, con quale rarissimo inserimento (Valencia ndr). Avranno ragione anche questa volta oppure sono impreparati a dover rivedere le proprie posizioni a favore dei biancorossi andalusi? La compattezza della squadra sembra consentirgli di restare in alto ancora a lungo, sebbene sia molto improbabile che infici la lotta per lo scudetto.
Che da Granada si alzi più di una voce per dire “Ci siamo anche noi!” pare, al momento, più che lecito.