Alla vigilia della difficile trasferta della Roma a Firenze, torna a parlare il ds Monchi. Le dichiarazioni sono state rilasciate in un’interessante intervista a La Gazzetta dello Sport. Lo spagnolo ha dato molti spunti, parlando di Di Francesco, di Totti e sugli obiettivi stagionali. Riportiamo di seguito i passi salienti dell’intervista.
MONCHI: “ECCO TRE DOTI DI DI FRANCESCO”
Il ds giallorosso è stato stregato dall’ex tecnico del Sassuolo, sia dal punto di vista umano, che dal punto di vista tattico:
“Entro continuamente nel suo ufficio, non è che ci diamo appuntamento per parlare. Ci sono persone che non riesci mai a inquadrare, e altre che capisci subito. Eusebio fa parte della seconda categoria: è uno che non si nasconde mai. Non mi ha mai venduto cose che non mi poteva dare. Sottolineo tre qualità: la conoscenza della Roma, l’ intensità nel lavoro, lo sguardo sempre dritto negli occhi. Se deve dire una cosa negativa a un giocatore la dice, ma sempre nel modo giusto“.
“IN TOTTI HO TROVATO UNA PERSONA VICINA E AFFETTUOSA”
Non può mancare ovviamente la domanda su un simbolo come Francesco Totti. Secondo Monchi è andata meglio del previsto, considerando quello che dovette comunicargli:
“Con lui ho un rapporto che all’inizio non avrei mai immaginato potesse essere così stretto, soprattutto considerando che non sono venuto a regalargli una macchina ma a dirgli arrivederci e grazie. Poteva succedere di tutto, è andata benissimo. E ha fatto più lui di me. Da 1 al 10 alla nostra relazione do un 11. Ho trovato una persona vicina, affettuosa. Dopo 27 anni sulla stessa strada non è facile cambiarla. Il club è stato intelligente nel dargli spazio e tempo necessari. Totti poteva impuntarsi, invece ha capito e accettato“.
E SULLA CORSA SCUDETTO…
L’ex Siviglia ha anche parlato di obiettivi personali per portare la squadra a qualche traguardo importante:
“Io sono qui per vincere, non voglio vendere fumo. Perché non si può parlare di scudetto? Non siamo i favoriti, ma abbiamo il dovere di provarci. Siamo partiti in svantaggio ma pian piano stiamo arrivando al livello di Napoli, Juve e Inter. Siamo in costruzione, ma alla fine dell’ opera l’ edificio sarà bello“.