I due baby talenti del Sassuolo, Gianluca Scamacca e Davide Frattesi, autori fin qui di una splendida annata con i neroverdi, hanno rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportweek, soffermandosi sul loro percorso di crescita in Emilia e sul rapporto dentro e fuori dal campo. Di seguito riportiamo le loro dichiarazioni.
Le parole di Scamacca
“Sono stato orgoglioso di me stesso quando ho capito che l’importante è sapere chi sei e quindi sono stato capace di andare oltre le etichette che mi hanno appiccicato. Qualche anno fa mi facevo problemi a dire una parola in più, che magari serviva, o a farmi un altro tatuaggio perché mi preoccupavo dei giudizi altrui”.
Sul rapporto con Frattesi
“Sono ostato felice per lui quando ha giocato la prima da titolare nel Sassuolo, quando ha fatto gol al Venezia, il primo in A, e quando Mancini lo ha chiamato in Nazionale. Viviamo insieme e cucina Davide, oggi è più permaloso di quando era bambino”.
Sulla squadra che vincerà lo scudetto
“Speriamo noi. Ma L’Inter”.
Le parole di Frattesi
“Quando gli fanno un’entrata brutta, a Scamacca scatta l’ignoranza. Dovrebbe succedergli più spesso. Fuori dal campo, a meno che non gli fai un torto grosso, è veramente tranquillo. Alla base di tutto c’è il rispetto reciproco, con Gianluca non ho mai litigato. Adesso condividiamo pure lo stesso appartamento qui a Sassuolo. In campo gli ruberei il tiro, fuori la tranquillità con cui affronta le situazioni”.
Sulla scelta tra essere titolare nel Sassuolo o panchina in una big
“La maglia da titolare. Ma poi qui è diverso rispetto ad altre parti. Il Sassuolo ha strutture e organizzazione, è un piccolo top club. Il lavoro fatto negli ultimi anni porta la squadra ad andare a vincere in casa delle grandi: lo abbiamo fatto con Juve, Milan e Inter”.
Sullo scudetto
“Vince l’Inter”.