A dispetto della recente e bruciante esclusione dall’Europa League per mano dell’Istanbul Basaksehir, la stagione del Borussia Monchengladbach è a dir poco sorprendente: primo posto in solitaria con annessa seconda miglior difesa in Bundesliga. Fatto che non accadeva da più di vent’anni, quando nel 1998 i Die Fohlen ebbero un grande sprint iniziale. Ma chi sono gli artefici di questo grande inizio di stagione della squadra del Basso Reno?
Sulle orme del Salisburgo
Alla guida della sorprendente formazione tedesca c’è Marco Rose, ex allenatore del Red Bull Salisburgo che l’anno scorso portò gli stessi austriaci ad un passo dalla finale d’Europa League. Della formazione delle lattine ha portato solidità in fase difensiva e freschezza nelle azioni in quella offensiva. Gli interpreti di tutto ciò sono probabilmente alcuni giocatori dei quali sentiremo molto parlare in futuro, come ad esempio Denis Zakaria a centrocampo e Marcus (figlio del grande Lilian) Thuram in attacco. Ma andiamo a vedere chi sono gli undici sui quali l’allenatore tedesco Rose fa affidamento per il suo 4-3-3 spesso mutevole.
In porta troviamo ormai la certezza Sommer. Lo svizzero è infatti alla sua sesta stagione fra le file del Gladbach, e tranne qualche amnesia come quella che ha condannato i tedeschi all’eliminazione dall’Europa League, garantisce grande sicurezza fra i pali. La linea difensiva è composta dal nuovo (e convincente) acquisto di Bensebaini, protagonista nell’ultima vittoria contro il Bayern Monaco, Ginter, Elvedi e Lainer, che dal Salisburgo ha seguito il suo allenatore. A centrocampo, con Zakaria giocatore fondamentale negli equilibri a svolgere da frangiflutti come vertice basso, ci sono Hofmann (ex Dortmund) e Kramer, campione del mondo con la Germania nel 2014. In attacco, con l’esplosione di Thuram, si alternano spesso Embolo, ex ragazzo prodigio del Basilea, Pleà e lo storico capitano Lars Stindl.
Bundesliga obiettivo realistico?
Dopo la vera e propria prova di forza dimostrata contro il Bayern, ottenendo una vittoria in rimonta grazie alla doppietta di Bensebaini, nulla sembra più precluso ai Die Fohlen. Nonostante il margine sulle inseguitrici (quali Lipsia, Borussia Dortmund e Schalke) sia ridotto, non avendo più una competizione europea sfiancante come l’ex Coppa Uefa l’unico obiettivo tangibile rimasto è proprio la Bundesliga. Così da poter concentrare tutte le forze sulla competizione nazionale, per riportare a casa quel trofeo che manca ormai dal lontano 1977.