Kevin Strootman ha annunciato ufficialmente il ritiro dal calcio giocato. Con una carriera che ha toccato le vette nei suoi 5 anni alla Roma, complicazioni annesse, per poi portarlo a girovagare senza mai ritrovare continuità tra Marsiglia, Genoa e Cagliari, l’olandese lascia un segno indelebile nel mondo del calcio, nonostante i parecchi problemi fisici che lo hanno tediato costantemente nel percorso. La sua decisione, difatti, arriva dopo anni di lotte contro infortuni che hanno limitato la sua presenza in campo, segnando la fine di un percorso ricco di emozioni e, talvolta, imprese.
Gli inizi
Nato nel 1990 a Ridderkerk, Strootman ha mosso i primi passi nel calcio professionistico in patria con le maglie di Sparta Rotterdam e Utrecht, dove ha incominciato a dimostrare la sua innata capacità di recupero palla e di impostazione della manovra, oltre a una spiccata dote negli inserimenti offensivi in fase di non possesso. Al PSV debutta anche in Europa League e porta a casa una Coppa d’Olanda battendo l’Heracles Almelo per 5-0 nel 2012. Una consacrazione che lo fa “cadere” nel mirino della Roma un anno dopo, nell’estate 2013, la quale se lo accaparra al costo di 16 milioni e mezzo di euro. Con i biancorossi di Eindhoven, il classe ’90 mette al referto 88 presenze e 13 gol in totale tra tutte le competizioni.
La Roma e gli infortuni
Il periodo alla Roma rappresenta il culmine della sua carriera, con Strootman che ha contribuito in modo significativo alle ambizioni di una squadra ricostruita dopo il disastroso 26 maggio 2013, giorno della sconfitta nel derby in finale di Coppa Italia. Sotto la guida di Rudi Garcia, l’olandese è diventato un leader in campo e un idolo per i tifosi, guadagnandosi il soprannome di “lavatrice” dallo stesso tecnico per la sua capacità di ripulire i palloni “sporchi” in mezzo al campo. Tuttavia, a inizio 2014, in una trasferta di Serie A a Napoli, un grave infortunio al ginocchio ha segnato un punto di svolta in negativo nella sua carriera. La lunga riabilitazione e i successivi problemi fisici, come la ricaduta allo stesso legamento un anno dopo, hanno influito sul suo recupero definitivo, portandolo a un declino che gli ha reso difficile la possibilità di tornare ai livelli precedenti. Solamente nel corso dell’annata 2017/18, quella della semifinale di Champions League della squadra giallorossa, si torna a rivedere il “vecchio” Strootman, ma la cessione al Marsiglia non gli garantisce la continuità che gli sarebbe servita.
Il triste, e precoce, epilogo
Gli ultimi anni di carriera dell’ex PSV sono costellati più da ombre che da luci. 78 presenze in due anni e mezzo in Francia all’OM e solo 3 gol all’attivo, numeri tutt’altro che incoraggianti per un profilo come il suo. Persino il Genoa tenta di “rianimarlo” facendolo scendere in campo in 18 occasioni da gennaio a giugno 2021, ma la forma non è nemmeno lontanamente vicina a quella degli anni in giallorosso. Finisce, dunque, in prestito al Cagliari nell’anno della retrocessione senza dare un minimo di contributo alla causa, per via di ulteriori problemi fisici, per poi fare ritorno in Liguria nell’anno della B e della successiva promozione in A, giungendo alla conclusione di non poter continuare più su questa lunghezza d’onda. Ora, ritiratosi, Strootman si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua vita, portando con sé i ricordi di una carriera intensa, ricca di successi e sfide.