Superlega, l’ok della Corte Europea riaccende il dibattito: le reazioni

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La Superlega è viva e pronta a tornare più forte che mai: dopo la sentenza della Corte Europea che ha definito come “abuso dominante” quello di UEFA e FIFA sulla gestione del calcio europeo, si è riacceso in maniera fortissimo il dibattito sulla competizione.

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Superlega, sviluppi e reazioni

Ore 18:00 – Ecco il comunicato pubblicato sul sito della FIGC al fianco di UEFA e FIFA: “A seguito della sentenza della Corte dell’Unione Europea sul cosiddetto caso Superlega, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, riconoscendosi pienamente negli organismi sovraordinati della UEFA e della FIFA, ribadisce la sua convinta azione a tutela dei campionati nazionali, per la difesa del più ampio e generale principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali. Per queste motivazioni, in ossequio alle leggi nazionali e ai regolamenti internazionali, la FIGC ritiene che la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni e agirà sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano”.

Ore 17:00 – Anche Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha attaccato duramente la decisione della Corte di Giustizia Europea. Ecco il commento del cinquantaseienne svizzero: “Con il massimo rispetto per la Corte di Giustizia Europea, la sentenza di oggi non cambia proprio nulla. Storicamente organizziamo le migliori competizioni al mondo e così sarà anche in futuro. Continueremo a organizzare i tornei più spettacolari, competitivi e significativi del mondo e utilizzeremo le nostre entrate per sviluppare il calcio in ogni angolo del globo attraverso programmi di solidarietà che garantiscano i benefici meno privilegiati da quelle competizioni più importanti. La FIFA continuerà a farlo, come sempre, in stretta collaborazione con le nostre associazioni affiliate, con le Confederazioni e con tutte le parti interessate del calcio per il beneficio esclusivo del nostro gioco a livello globale. Tutti insieme!“.

Ore 16:30 – Dopo la Roma, anche l’Inter tramite un comunicato ufficiale ha espresso il suo sostegno al sistema UEFA: “FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all’interno dell’ECA e in partnership con UEFA e FIFA. Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall’ECA per sostenere questi valori”.

Ore 15:00 – Arrivano anche i primi comunicati da parte delle squadre di Serie A. La prima è stata la Roma che si è schierata dalla parte della UEFA. Ecco la nota pubblicata sul loro sito ufficiale: “In seguito alla sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l’AS Roma ribadisce la propria posizione in rispetto dei valori e del futuro del calcio europeo. Il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo. L’AS Roma crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione e in partnership con UEFA e FIFA”.

Ore 14:00 – Secondo quanto appreso dall’ANSA da fonti vicine al Napoli, il presidente Aurelio De Laurentiis avrebbe aperto alla possibilità di poter partecipare alla nuova Superlega. Ecco ciò che l’agenzia Nazionale ha riportato: “La sentenza della Corte di giustizia Ue sulla Superlega è accolta favorevolmente dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Lo apprende l’ANSA da fonti del club azzurro che ricordano come già in passato De Laurentiis avesse espresso la sua opinione, molto vicina alla sentenza di oggi. De Laurentiis sarebbe pronto, si apprende, a partecipare a un dialogo con altri grandi club europei per costruire insieme il progetto. Il presidente del Napoli ha diverse volte affermato di essere favorevole a una Superlega come torneo alternativo con criteri meritocratici”.

Ore 12:45 – Dopo il comunicato della UEFA, arriva anche la risposta dell’ECA. L’associazione dei club europei, tramite una lunga nota, ha commentato la sentenza della Corte Europea. Ecco alcuni passaggi: “Per essere assolutamente chiari, la sentenza non sostiene e non appoggia alcun progetto della Superlega. Da quando è stato presentato il progetto, due anni fa, sono già state messe in atto importanti riforme progressiste della governance nel sistema calcistico europeo mondiale, comprese nuove regola UEFA per la pre-autorizzazione delle competizioni. Ancor più importante, il calcio è un contratto sociale, non un contratto legale. Tutti i soggetti interessati riconosciuti del calcio europeo e mondiale sono più uniti che mai contro i tentativi di alcuni individui che perseguono agende personali per minare le fondamenta stesse e i principi fondamentali del calcio europeo”.

Ore 12:25 – Al momento ci sarebbero molte squadre interessate al progetto, ma le stesse non sono nominate per non voler creare polveroni e “dividere” il mondo del calcio.

Ore 12:15 – La proposta di A22 Sport Management ha anche annunciato che creerà una piattaforma dove sarà possibile vedere le gare in maniera completamente gratuita ma con pubblicità.

Ore 12:00 – Con una diretta su Youtube, A22 Sport Management, la società a capo della Super League ha presentato il nuovo format 64 partecipanti divise in 3 leghe, Star, Gold e Blue. Ogni lega conterrà 16 squadre divise in 2 gironi da 8, che disputeranno minimo 14 gare, sfidandosi in casa e fuori casa. Stessa cosa per la lega blu, che conterrà 32 squadre divise in 4 gironi da 8. A seguire ottavi, quarti, semifinali e finali, che funzioneranno esattamente come le attuali Champions, Europa e Conference League, con retrocessioni e promozioni sia tra le 3 leghe che dai campionato nazionali. Tutti i club potranno essere soggetti a retrocessione, anche i membri fondatori tra cui dovrebbero rientrare Real Madrid, Barcellona e Juventus.

Format simile, ma solo con leghe Star e Gold, sarà proposto anche per il calcio femminile.

Ore 11:45 – Ecco anche la risposta della UEFA: “La Uefa prende atto della sentenza pronunciata oggi dalla Corte di Giustizia della Corte Europea nel caso della European Super League. Questa sentenza non implica l’approvazione o la convalida della cosiddetta ‘super league’, ma piuttosto sottolinea una carenza storica nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022″.

“La Uefa è fiduciosa nella solidità delle sue nuove regole, e nello specifico che siano conformi a tutte le leggi e regolamenti europei pertinenti. La Uefa rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide calcistica europea, assicurando che continui a servire i più ampi interessi della società. Continueremo a plasmare il modello sportivo europeo collettivamente con associazioni nazionali, leghe, club, tifosi, giocatori, allenatori, istituzioni europee, governi e partner”.

Ore 11:30 – Così con un comunicato il Barcellona:

“L’FC Barcellona vuole esprimere la sua soddisfazione per la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) in cui viene approvato il progetto di Superlega proposto da A22 Sports. Essendo uno degli enti motori della Superlega, l’FC Barcellona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di massimo livello in Europa manifestando contro la figura del monopolio nel mondo del calcio e vuole offrire una proposta per dialogo su quale dovrebbe essere il modello competitivo europeo del futuro“.

“Fin dalla sua fondazione nel 1899, l’FC Barcellona è stato un club pioniere nel mondo dello sport, guidando la spinta e la professionalizzazione delle sue strutture, sia a livello nazionale che internazionale, sia nelle competizioni maschili che femminili, grazie alla sua vocazione multisportiva e all’aspetto sociale. Per questo motivo, il Club ritiene che la sostenibilità del calcio europeo nel medio termine passi attraverso la creazione di un concept come quello guidato dall’A22 per la Superlega. Un modello competitivo che fornisce soluzioni al sovraccarico del calendario e all’eccesso di partite delle nazionali, che avanza nella regolamentazione in materia di fair play finanziario tra le squadre in gara e che mette al centro dello spettacolo calciatori locali e tifosi internazionali. Un modello che rispetti il ​​funzionamento e la sostenibilità delle competizioni nazionali e che deve avere la meritocrazia dei risultati come motore principale del gioco”.

Il club catalano infine conclude: “Nell’anno in cui il Club celebrerà il suo 125° anniversario, il Barça vuole continuare a contribuire con la sua esperienza e conoscenza multisportiva per proporre soluzioni agli attuali problemi dello sport di alto livello. Per questo sostiene la proposta della Superlega promossa dall’A22 e incoraggia l’avvio di un dibattito costruttivo tra tutte le organizzazioni calcistiche, sia a livello nazionale che internazionale, ora che è stato avallato dalla sentenza odierna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il tutto è subordinato alla lettura integrale della sentenza“.

Ore 11:00 – Subito in seguito alla sentenza sono arrivate le prime dichiarazioni, con il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, che ha così parlato con una diretta sui canali social del club:

“Accogliamo con enorme soddisfazione la sentenza della CGUE. Nei prossimi giorni studieremo attentamente la portata di questa decisione di grande significato storico. Il calcio europeo non sarà più un monopolio e da oggi i club saranno padroni del proprio destino. L’Europa delle libertà ha trionfato“. E ancora: “Diritto, ragione e libertà prevalgono. 70 anni fa abbiamo fatto un passo da gigante per il calcio con la creazione della Coppa dei Campioni e ora abbiamo il dovere di dare la spinta di cui il calcio ha bisogno. Sarà aperta a tutti, sarà basata sul merito e sul rispetto del fair play finanziario. Soprattutto tutelerebbe i giocatori ed entusiasmerebbe i tifosi di tutto il mondo. Nessuno ha detto che porre fine a un monopolio  sarebbe stato facile. Abbiamo l’opportunità di realizzare una governance trasparente, che conviva con le nuove tecnologie”.

In conclusione: “Siamo all’inizio di un nuovo tempo, potremo lavorare liberamente e senza minacce, con l’obiettivo di innovare e migliorare il calcio. Da oggi il presente e il futuro sono finalmente nelle mani dei club e dei tifosi. Il nostro destino appartiene a noi e abbiamo davanti a noi “Abbiamo una grande responsabilità. Segnerà un prima e un dopo, è un grande giorno per la storia del calcio”.