A tutto Ancelotti: “Scudetto? L’Inter ce la può fare. Ho il Milan nel cuore ma da piccolo non tifavo per loro”

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In Inghilterra sono tutti pazzi per Carlo Ancelotti. Nonostante sia in testa alla classifica con il suo Everton e con il derby contro il Liverpool alle porte a cui pensare, il mister nostrano è tornato a parlare anche di calcio italiano. Con la stracittadina tra Inter e Milan in programma per il prossimo sabato, l’ex tecnico rossonero ha elogiato entrambi i club con parole assai incoraggianti. Inoltre, il classe ’59 ha rivelato un particolare quasi “scioccante” della sua fanciullezza, tutto ai microfoni della Gazzetta dello Sport.

Il lavoro di Maldini e Pioli

“Il Milan sta bene. Pioli e Maldini hanno svolto un lavoro eccezionale negli ultimi sei mesi. Mai avuto dubbi sulle qualità di Maldini come dirigente: quando una persona è a posto, non sbaglia. L’esperienza è un requisito importante, ma si fa solo quando ti ritrovi in prima linea”.

Su Ibra

“Ibra è Ibra. Quando trovi un calciatore come lui, fai bingo. Le motivazioni e l’orgoglio sono sempre state la sua forza, ma in assoluto Ibra è un signor professionista”. 

L’Inter è l’anti Juve

L’Inter si è rinforzata in estate: può interrompere l’egemonia della Juventus. In generale, mi pare la serie A più incerta dell’ultimo decennio. Lukaku? Qui all’Everton ha lasciato un ottimo ricordo. Parlano tutti benissimo di lui. Non lo conosco, ma dal campo emerge un calciatore di personalità, di carattere. E’ un centravanti moderno: oltre i gol, va messo in conto l’enorme lavoro al servizio della squadra”. 

La rivelazione

“Da bambino ero interista perché rimasi incantato dallo squadrone di Helenio Herrera. Mi regalarono una maglia di Sandro Mazzola, a quei tempi queste cose erano una rarità. Il Milan è però il club che ha segnato la mia vita: prima giocatore e poi allenatore”.