Gianluca Nani, Group Technical Director dell’Udinese, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero Veneto e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sessione di mercato appena conclusa. Il dirigente dei friulani ha sottolineato l’importanza di Jaka Bijol (seguito dall’Inter), Lorenzo Lucca e Florian Thauvin, ritenuti praticamente incedibili.

Le sue parole

La cessione di Perez?
«Abbiamo venduto i giocatori che era giusto vendere. Quanto a Perez non era un’operazione contemplata e vantaggiosa sia dal punto di vista economico che tecnico. Potevamo aspettare un altro anno ma, quando un giocatore che ha dato molto come Perez ti fa capire insistentemente che vuole andare via, allora è giusto anche lasciarlo partire. La riprova di tutto questo discorso è stato l’arrivo di Touré alle 23.59 dell’ultimo giorno di mercato, anche perché si era intromesso un club saudita con una buona offerta».

Quanto è stato difficile, invece, trattenere Bijol?
«È stato facilissimo perché lo consideriamo molto più forte delle cifre che ci offrivano. Jaka è un difensore per un top club, da Premier o per una delle prime tre in Italia. È un grande leader e ha sposato il nostro progetto perché si trova bene con noi. Quindi non è mai stata considerata alcuna offerta per lui ma neanche per un minuto, così come per Lucca e Thauvin. Li abbiamo messi tecnicamente e mentalmente fuori mercato, così come Kristensen».

Nani, pare che l’Inter stia già bussando per avere Bijol…
«Un giocatore di questo calibro non si cede a gennaio, quindi gli diremo di aspettare».