Paolo Conca si schiera contro le modalità con le quali il VAR viene sfruttato dagli arbitri in Italia. L’ex assistente arbitrale – oltre 140 partite in carriera tra Serie A, Serie B e Coppa Italia – molto attento alla novità tecnologica introdotta a inizio stagione nel nostro calcio, analizza il discusso episodio del rigore negato alla Fiorentina contro la Juventus allargando il giudizio all’uso del VAR in generale. Diversi punti lasciano spazio a numerose riflessioni: di seguito il post in questione pubblicato da Conca su Facebook.
“QUELLO DI BENASSI NON È FUORIGIOCO”
“Per anni gli italiani, e parlo soprattutto di tecnici, addetti ai lavori, arbitri e moviolisti, erano gli unici nel mondo a farsi problemi enormi (per non dire pip…censura… mentali) circa l’interpretazione di molte situazioni di fuorigioco.
L’attaccante influenza il difendente, quindi è punibile!
Pochi sanno che l’equivoco era generato da una traduzione infelice del verbo inglese “to interfere”, che in italiano diventò “influenzare”, e che questa traduzione rimase per anni nei testi del regolamento in italiano.
Dov’è la differenza? Dove il problema e l’equivoco?
Che interferire è un verbo intransitivo mentre influenzare è un verbo transitivo.
Per cui l’italiano, dotto e letterato, confortato da una lingua molto più ricca, complessa e articolata dell’inglese, essendo anche più incline ad interpretare e modulare i codici a suo piacimento ed interesse, ha immediatamente riformulato il concetto che se quando A influenza B è fuorigioco, allora anche quando B è influenzato da A è ugualmente fuorigioco.
Peccato che le regole del calcio le scrivano gli inglesi (IFAB) e che il Regolamento sia un testo di poche regole semplici (17 per la precisione) e non il codice civile o penale, perché deve essere conosciuto da tutti ed applicato (n.b. semplicemente applicato!) dagli arbitri con immediatezza, puntualità ed uniformità.
Così nacque l’equivoco, ci vollero parecchi anni prima di capirlo, e mentre il resto del mondo sorrideva quando gli italiani inviavano migliaia di domande e filmati all’IFAB per richiedere chiarimenti e corrette interpretazioni sul fuorigioco (è stato realmente così, fidatevi o documentatevi!), gli italiani invece pensavano di essere loro nel giusto, loro gli unici a detenere la corretta interpretazione delle Regole, loro in grado di spiegare al mondo come dovevano andare le cose perché, si sa, siamo i migliori al mondo, soprattutto in fatto di arbitraggio.
Ritorno sul caso di Fiorentina-Juventus, sul rigore tolto alla Fiorentina per un precedente presunto fuorigioco scoperto dall’infallibile Var, non rilevato dall’assistente arbitrale (bravo!) pur se l’azione era chiara, evidente, ed a pochi metri dalla sua posizione.
Nessuno si è posto il dubbio che forse l’interpretazione corretta è stata proprio quella dell’assistente, e che sia stato il Var a commettere un grave errore di interpretazione dei fatti e delle immagini, contrario alla regola che disciplina la punibilità di una posizione di fuorigioco? Una decisione, quella del Var, ancor più grave, se errata, perché presa a freddo, con calma, rivedendo le immagini e quindi inspiegabile se non riconducendola ad palese ignoranza regolamentare o peggio, ma non è il caso, a sudditanza psicologica.
Sappiamo che il Var non sbaglia mai anzi corregge gli errori arbitrali, che il Var va difeso a prescindere, anche a costo di penalizzare un arbitro, per questo è ovvio che presto, molto presto, si esprimerà anche il Settore Tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri (che comunque conta meno dell’IFAB, dell’UEFA, della FIFA che potranno dunque eventualmente rimediare, spero) dopo che già Nicchi, Rizzoli, e l’osservatore presente al ‘Franchi’ hanno valutato corretta l’interpretazione della Var.
Il testo del regolamento dice testualmente:
<<….Un calciatore in posizione di fuorigioco che riceve il pallone da un avversario, il quale lo gioca intenzionalmente (ad eccezione di un salvataggio intenzionale di un qualsiasi avversario), non è considerato aver tratto vantaggio….>>. Dove per salvataggio si intende salvataggio di una rete, quindi in prossimità della linea di porta.
La Gazzetta dello Sport riporta che: “quella di Alex Sandro, che tocca il pallone all’indietro in equilibrio precario e dopo un possibile fallo di Simeone, non può essere considerata una giocata volontaria ma solo una semplice deviazione e dunque non rimette in gioco Benassi. Per deviazione infatti si intende “una reazione istintiva, giocando il pallone con scarsa qualità”. Proprio il caso di Alex Sandro nell’occasione incriminata.
Non inserisco un milione di faccine che ridono a crepapelle anche se vorrei farlo, anche se da qui in poi continuerò a scrivere con le lacrime agli occhi.
Vediamo il testo in lingua inglese: << A player in an offside position receiving the ball from an opponent who deliberately plays the ball (except from a deliberate save by any opponent) is not considered to have gained an advantage. >>
Deliberatamente è stato tradotto con intenzionalmente e ancora ritradotto da Nicchi, Rizzoli & Co. con “giocata volontaria, reazione istintiva, giocando il pallone con scarsa qualità”.
Aggiungerei da un giocatore con la maglia a strisce, in condizioni di alto grado di umidità dell’aria, mentre uno stormo di piccioni sorvolava il terreno di gioco, sporcandolo…
Ma che state dicendo?! Ma non vi accorgete che pur di difendere l’indifendibile fate la figura di chi non capisce o non vuole capire, che prestate il fianco a chi è sempre in cerca di prove per accusarvi di malafede?
Deliberatamente vuole significare che se il calciatore difendente cerca di giocare il pallone, e così facendo lo indirizza verso un avversario in posizione di fuorigioco, l’avversario in fuorigioco non deve essere considerato “aver tratto vantaggio” e quindi la posizione di fuorigioco non deve essere punita.
Lo avete detto voi stessi qualche campionato fa, quando il difendente “spizzava” il pallone di testa che poi finiva al calciatore in fuorigioco, nonostante in quel caso l’attaccante non avesse solo “toccato” ma addirittura lanciato da qualche decina di metri. Avete detto: E’ una giocata! Lo ha rimesso in gioco.
Siete ridicoli nella vostra smemorataggine!
Vogliamo forse mettere in dubbio che Alex Sandro abbia deliberatamente cercato di giocare il pallone, ossia di toglierlo dal possesso di Simeone, contrastandolo, intervenendo in anticipo e in scivolata, e che Simeone abbia sì toccato il pallone ma non lo abbia mai giocato verso il compagno, toccandolo solo per mantenerne il possesso e per ‘driblare’ Alex Sandro verso l’interno.
Se pure volessimo tradurlo all’italiana, Alex Sandro ha giocato intenzionalmente il pallone, quindi Benassi non doveva essere punito per aver tratto vantaggio. Sicuramente lo juventino non aveva intenzione di fare un passaggio all’avversario, ma questa è un’altra cosa e non c’entra nulla. Problemi suoi, è stato sfortunato, voleva fare una cosa e ne è successa un’altra. Che colpa ne ha Benassi? Neanche Simeone voleva passare il pallone a Benassi, voleva continuare a giocarlo. Se per l’intervento deliberato di Alex Sandro che tocca per ultimo il pallone (non c’è infatti un ulteriore e successivo tocco anche involontario di Simeone), il pallone finisce a Benassi, Alex Sandro ha certamente compiuto una giocata per contrastare Simeone, quindi NON È FUORIGIOCO !!!
Alex Sandro non è stato colpito da un pallone calciato da Simeone, non è il pallone che gli è rimbalzato sul corpo, è lui che deliberatamente è andato a giocare il pallone per toglierlo all’avversario, il quale neanche voleva spossessarsene.
E non era sulla linea di porta, nell’atto di compiere un salvataggio, una disperata scivolata per impedire una rete avversaria.
Riuscirà l’IFAB a correggere in tempo questa assurda interpretazione? Non per dare del cretino a qualcuno, ma per stabilire un principio unico e fondamentale, che le regole non si tirano da una parte o dall’altra alla bisogna.
Io difendo gli arbitri e condanno l’uso ambiguo della Var. Io difendo il Regolamento e condanno chi lo stravolge a proprio uso e consumo.
Speriamo che fuori dall’Italia arrivi il rumore assordante di questa assurdità e che qualcuno più titolato ed erudito di me e di quanti ho già nominato, voglia pronunciarsi.
Collina è alla Fifa? Dirà qualcosa prima dei Mondiali, tanto per fare chiarezza prima di un evento così importante?
Qualcuno oltre a me, avrà il coraggio di dire che il Re è nudo?
Amico mio, se sei d’accordo, se non ti ho annoiato troppo, aiutami a condividere e divulgare. Mi rendo conto che potrai pensare che anche le mie sono opinioni, ma spero di aver documentato quale interpretazione sia maggiormente in sintonia con il testo e quale invece palesemente stoni. In fondo anche quella di Nicchi, Rizzoli & OA è una opinione. E’ vero, loro sono il Presidente, il designatore e l’Osservatore, ma non sono né l’IFAB, né la FIFA, né l’UEFA, e non le hanno scritte loro le regole né è per questo che si possa ritenere siano infallibili e perfetti.
La Var è in fase sperimentale? Questo allora è un campionato sperimentale, privo di valore e del tutto falsato.
Mettete da parte ogni fede calcistica e pronunciatevi a favore della giusta interpretazione ed applicazione delle regole”.