L’emergenza sanitaria legata alla pandemia di coronavirus ha tenuto e continua a tenere fuori dagli stadi migliaia e migliaia di tifosi. Adesso, però, 6 mesi dopo inizia ad intravedersi un barlume di speranza per ciò che riguarda la riapertura degli impianti sportivi all’aperto. Lo ha confermato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, nella mattinata di sabato in occasione della nascita dell’Irccs Sant’Orsola di Bologna.

Ritorno negli stadi? Si può fare
“Non bisogna essere bianco o nero. E’ auspicabile un ritorno dei tifosi allo stadio con misure che consentono la sicurezza. Anche a me fa male vedere gli stadi vuoti. Se le cose andranno avanti così, è vero che abbiamo un aumento dei casi ma è tutto sotto controllo al momento, non vedo perché non si possano aprire gli stadi, con un numero molto ridotto di persone e con regole definite”.
In merito alla riapertura in Emilia-Romagna
“Non credo che la decisione del governatore sia una fuga in avanti, ma rientra nella giusta progressione verso la normalità assoluta. Dovrebbe allora essere una fuga in avanti anche la mia che ho proposto di ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni, purché ci sia un tampone al termine dei 7 giorni che dimostri negatività. E’ questa nuova fase: la prima era di emergenza, e l’abbiamo gestita – ha concluso – ora ci troviamo in una fase di osservazione. Il ritorno alla normalità c’è grazie al controllo”.