Antonee Robinson, terzino statunitense con cittadinanza inglese militante nel Wigan, è stato molto vicino a vestire la maglia del Milan a gennaio. L’operazione sembrava conclusa sulla base di un prestito con obbligo di riscatto fissato intorno ai 7 milioni.
Sarebbe stato un buon colpo che avrebbe permesso al giocatore di crescere seguendo l’esempio di Theo Hernandez, dando al tempo stesso all’ex Real Madrid un buon ricambio. Come sappiamo, poi, è saltato tutto e ora è proprio il classe 1997 a svelare sui social network i retroscena del mancato trasferimento.

Le dichiarazioni del calciatore
“Volevo aggiornare i tifosi sulla mia situazione, viste le tante persone che mi hanno chiesto se sto bene e perché non scendo in campo da gennaio.
Durante le mie visite mediche per un potenziale trasferimento al Milan all’ultimo giorno di mercato, è stata riscontrata un’irregolarità nel mio battito cardiaco. Ulteriori test erano necessari per permettere al trasferimento di essere finalizzato e ratificato, ma non c’era abbastanza tempo per farlo all’ultimo giorno di mercato.
Dal mio ritorno al Wigan, mi sono allenato con la squadra mentre venivo monitoravo e ho passato un periodo di esami e trattamenti. Mi sento assolutamente bene, ma questo è un problema che deve essere risolto perché io possa giocare di nuovo.
Dopo un consulto con lo staff medico del club e specialisti indipendenti, è stato stabilito che necessito di una procedura medica in questo mese per risolvere l’irregolarità del ritmo cardiaco, una procedura chiamata ablazione. Vorrei ringraziare tutti al Wigan per il loro supporto in questo periodo, specialmente lo staff medico del club. Grazie per il vostro supporto e spero di tornare in campo il prima possibile”.