Il ruolo di DS nel calcio continua ad affascinare sempre più persone. Sia che ci sia il calciomercato o meno, tale figura continua a far parlare di sé. Ma, nello specifico, cosa fa un direttore sportivo?
Una domanda che molti si pongono, per mera curiosità o per intraprende un giorno questa carriera dirigenziale. Per coloro interessati, ecco qui allora una miniguida su come diventare direttori sportivi nel mondo del calcio.
E’ soprattutto il campionato di Serie A ad offrirci la più ampia riproposizione del ruolo del DS. Sempre più influente, essa è una figura chiave in ogni società. Ed allora bando alle ciance ed andiamo nello specifico. Cosa fa un direttore sportivo?
Il direttore sportivo: la definizione
Secondo il manuale dei Direttori sportivi della F.I.G.C. il direttore sportivo è: “la persona fisica, che, anche in conformità con il Manuale UEFA per l’ottenimento delle licenze, svolge per conto delle Società Sportive professionistiche, attività concernenti l’assetto organizzativo e/o amministrativo della Società, ivi compresa espressamente la gestione dei rapporti anche contrattuali fra società e calciatori o tecnici e la conduzione di trattative con altre Società Sportive, aventi ad oggetto il trasferimento di calciatori, la stipulazione delle cessioni dei contratti e il tesseramento dei tecnici, secondo le norme dettate dall’ordinamento della F.I.G.C.”
A primo impatto le succitate righe potranno apparire poco chiare ed enigmatiche. Andiamo quindi con calma a spiegare con parole più semplici tale definizione.
Cosa fa un direttore sportivo?
Dave Basset, uno dei più importanti DS della storia del calcio inglese, ha definito il ruolo del direttore sportivo con queste parole: “… un tampone. Il direttore sportivo risponde alla dirigenza ma è lì per assistere l’allenatore. È esperto del calcio e aiuta i membri della dirigenza che non hanno questa esperienza.”
Un tipico direttore sportivo infatti, oltre che ad occuparsi delle trattative nelle finestre di calciomercato, è prima di tutto un punto di riferimento importantissimo per la società e per la squadra.
Solitamente un buon DS assiste giornalmente, insieme all’allenatore ed i suoi collaboratori, a tutte le sessioni di allenamento della squadra per elaborare eventuali strategie di mercato e mantenere alto l’umore tra calciatori e società, facendo da mediatore tra le due parti.
Il ruolo del direttore sportivo in Italia
In Italia il ruolo del direttore sportivo ha molte responsabilità rispetto a un DS inglese. In Inghilterra infatti gli allenatori scelgono quali giocatori acquistare ed il DS deve solamente portare a buon fine la trattativa al migliore prezzo possibile.
Nel campionato italiano questa figura del manager-allenatore non è molto diffusa,quindi il DS deve essere abile ad acquistare giocatori forti, utili per la squadra ed a sfruttare le cosiddette “occasioni”, cioè gli affari low-cost con migliore qualità-prezzo che si presentano durante il calciomercato.
Proprio per questo motivo in Italia, dopo brutte prestazioni da parte della squadra calcistica, si è soliti considerare il DS come secondo responsabile della “disfatta” della squadra dopo l’allenatore.
Questione di passione
In ogni caso il DS non fa acquisti e cessioni agendo da solo bensì si consulta giornalmente con il presidente, dirigenti e staff tecnico sugli affari che renderebbero la squadra migliore di quanto lo sia ora.
La storia dei direttori sportivi in Italia è ricca di personaggi amatissimi dal pubblico. Oltre che ruolo manageriale il DS spesso si incarica anche di un ruolo carismatico con i tifosi. Immedesimarsi in quest’ultimi è il primo passo da fare.
Ecco, è proprio questo che rende fantastico e affascinate il ruolo del direttore sportivo. L’attaccamento alla squadra ed ai tifosi che crea rapporti speciali che rimangono nella storia del calcio.